Una giornata di studi organizzata dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo dedicata al tema “Arti performative oggi”, martedì 26 novembre a partire dalle ore 9:45 alla Sala Conferenze di Rovereto della Fondazione Caritro

26 Novembre 2024
09:45a19:00

Martedì 26 novembre, alla Sala Conferenze di Rovereto della Fondazione Caritro, si tiene una giornata di studi, organizzata dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo”, a partire dalle ore 9:45, con sessioni al mattino e nel pomeriggio.

L’evento si tiene in presenza, alla sede indicata, e contestualmente online su piattaforma Zoom: https://us02web.zoom.us/j/84893980512.

Il tema è “Performative Arts Today / Arti performative oggi”, vale a dire di come si configurano e di come possono pensarsi e ripensarsi le arti performative, nelle varie declinazioni (musica, teatro, video, arti visive, poesia, fotografia), nei contesti attuali della produzione artistica e culturale, della comunicazione dell’interazione sociale. Si prospettano incroci, innesti, transiti, ripensamenti dei formati tradizionali. Si suscitano nuove dimensioni dell’opera e della fruizione. Su questo rifletteranno i diversi studiosi invitati, che sono di varia provenienza disciplinare e d’esperienza, proprio perché si vogliono generare scambi e confronti, nell’idea che i confini oggi sono e devono farsi più elastici e duttili, puntando al dialogo di pensieri e prassi, tra ambiti diversi, e che la “traduzione” è fattore importante di conoscenza, genera creatività, apre visioni.

Dopo i saluti e un’introduzione di Giuliana Adamo (presidente dell’Associazione “Piazza del Mondo”) la Giornata di studio si avvia con Romina Zanon (Università di Udine) che racconta un progetto in cui è impegnata, che intreccia fotografia e musica d’organo. Tema importante questo del rapporto fotografia-musica, che evoca esperienze che si vanno conducendo, come, ad esempio, l’opera recente, che mette in relazione strutturale fotografia e musica, del compositore César Camarero (che collabora con “Piazza del Mondo”) “Como subir una escalera”. Di seguito Marco Sonzogni (Wellington University New Zeland) riflette sugli apporti dell’intelligenza artificiale nel mondo odierno e l’impatto che comporta sul linguaggio, sull’idea della creatività originale e della traduzione. Francesco Ghia (Università di Trento) propone un approfondimento sull’arte nel suo essere sintesi di vocazione e professione.

Nella sessione pomeridiana il discorso vira verso altre arti performative, video, arte, musica. Intervengono i registi Luciano Martinengo e Valerio Finessi, che affronteranno i temi del video e del documentario. Il multimedia artist Francesco Casu propone una riflessione sull’arte di Maria Lai e la sua curvatura verso il sociale, con opere che si sono rivelate di importanza storica, come, tra altre, “Legarsi alla montagna”. La giornata di studi prosegue con un intervento tra filosofia e performance poetica di Giorgio Maria Cornelio, poeta tra i più rappresentativi della sua generazione. Si termina con un contributo di Davide Baldo, musicista, dottorando in “Performance e Audience”, con un intervento su Karlheinz Stockhausen, le sue esperienze che rivoluzionano i formati della performance. Il contributo di Baldo reca la particolarità di esprimersi sia in termini riflessivi e critici, che direttamente nella dimensione di una performance che presenta al pubblico alcune opere di Stockhausen.

Ricordiamo che a Maria Lai  – di cui si viene a trattare in un intervento nella giornata di studi  –  è dedicato lo spettacolo che si tiene, organizzato da Associazione Culturale Piazza del Mondo e Fondazione e Archivio Maria Lai, al Teatro Zandonai di Rovereto, mercoledì 27 novembre alle ore 20:30, musica di Cosimo Colazzo, regia di Francesco Casu, con Agorart ensemble (Davide Baldo flauti, Emanuele Dalmaso clarinetto, Mattia Grott sax, Flora Vedovelli arpa, Cosimo Colazzo pianoforte) e un video di Casu elaborato in video live editing e montaggio dal vivo.

L’ingresso a entrambi gli eventi – giornata di studi del 26 novembre e concerto multimediale del 27 novembre – è libero.

Le iniziative dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo sono sostenute da Ministero della Cultura – Direzione Generale Didattica, Ricerca e Istituti Culturali, Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma del Trentino Alto Adige, Comune di Rovereto. Collaborano Fondazione Maria Lai, Archivio Maria Lai, Biblioteca Civica G. Tartarotti di Rovereto, Centro per la lettura, Patto per la Lettura di Rovereto, Accademia Internazionale di Smarano, Fabbricare Armonie, Edizioni Milella, Edizioni Ilisso.

Mercoledì 27 novembre, alle ore 20:30 al Teatro Zandonai di Rovereto, l’Associazione Culturale Piazza del Mondo e la Fondazione e Archivio Maria Lai propongono una nuova opera multimediale in prima esecuzione assoluta ispirata a Maria Lai, dal titolo “Ricercando l’imprevedibile”, musica di Cosimo Colazzo e regia di Francesco Casu.

Ispirata ad una suggestione di Maria Lai, che lasciò un suo prezioso spartito cucito all’amico artista Francesco Casu, prende vita e forma un’opera espressiva, visiva e musicale, che tesse le arti fra loro mantenendone fertilmente l’incanto e l’unicità.

In dieci quadri musicali affidati ad Agorart ensemble (nell’organico con Cosimo Colazzo al pianoforte, Davide Baldo ai flauti, Emanuele Dalmaso al clarinetto, Mattia Grott al sax, Flora Vedovelli all’arpa), il compositore Cosimo Colazzo disegna un paesaggio sonoro silente dove il vuoto prende risonanza, un corpo di senso e creativo. Transiti portano a quadri ritmicamente incisi che scolpiscono il tempo con strutture poliritmiche. L’arte, quindi, che accoglie il possibile e lo segue, e l’arte che incrocia e stratifica, scardina e incardina.

La composizione video di Francesco Casu si struttura in relazione organica con la musica, dando vita a un percorso di echi e risonanze, dove emergono segni, tessiture, campiture, sogni di Maria Lai, la sua stessa voce, anche attraverso materiali inediti. Percorrono “Ricercando l’imprevedibile” i segni dell’opera “Spartito” di Maria Lai, che qui riemerge, nel percorso compositivo del video, dopo un’unica presentazione pubblica sinora avutasi agli Uffizi a Firenze. E inoltre materiali che ci riconducono alla famosissima opera relazionale di Maria Lai, Legarsi alla montagna, un gioco di infiniti nastri che traversano il paese e la comunità di Ulassai facendosi simbolo di un atto d’arte e di riflessione sociale. Così importanti, decisivi, e così impalpabili: “simbolo dell’arte, leggeri, effimeri, appena di un colore” riflette Maria Lai. Il documento video è stato utilizzato con il consenso delle edizioni Ilisso di Nuoro che collaborano al progetto. Integrati nell’opera con sapiente composizione, troviamo molti materiali inediti raccolti da Casu che ebbe frequentazione costante con l’artista. La composizione video è sperimentale anche perché si declina dal vivo, per gli aspetti di editing e di montaggio, costituendosi quindi nel contempo oltre che come composizione come performance dal vivo insieme con i musicisti.

Ricercando l’imprevedibile, opera creativa di straordinario valore, tiene Maria Lai al centro, per rilanciarne un messaggio condiviso dagli autori, Colazzo e Casu, di un senso dell’arte come ricerca e gioco, come fantasia e insieme linguaggio rigoroso.

La produzione è resa possibile dai soggetti sostenitori, Ministero della Cultura Direzione Generale Didattica, Ricerca e Istituti Culturali, Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma del Trentino Alto Adige, Comune di Rovereto.

Si segnalano, inoltre, le collaborazioni di Biblioteca Civica G. Tartarotti di Rovereto, Centro per la lettura, Patto per la Lettura di Rovereto, Accademia Internazionale di Smarano, Fabbricare Armonie, Edizioni Milella, Edizioni Ilisso.

L’ingresso allo spettacolo è libero e non prevede prenotazione del posto.

Martedì 26 novembre, a partire dalle ore 09:45, lungo tutto il giorno, l’Associazione Culturale Piazza del Mondo propone una giornata di studi dal tema Performance Arts Today alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, a Rovereto (Piazza Rosmini 5). Con studiosi che affronteranno il tema da varie prospettive. Vi convergono Giuliana Adamo, Romina Zanon, Marco Sonzogni, Francesco Ghia, Luciano Martinengo, Valerio Finessi, Francesco Casu, Giorgio Maria Cornelio, Davide Baldo. Anche per quest’evento l’ingresso è libero.


Programma della Giornata di studi:

Rovereto, Martedì 26 novembre 2024

Sala Conferenze di Rovereto della Fondazione Caritro

P.zza Antonio Rosmini 5

Giornata di studio

Performative Arts Today / Arti performative oggi

9.45 | Benvenuto e saluti di Giuliana Adamo, Presidente dell’Associazione Culturale Piazza del mondo

10.00 | Romina Zanon (Università di Udine) | Arte visuale e musica d’organo: riflessioni attorno al progetto “Frameworks of artistic perceptions”

10.45 | Marco Sonzogni (Wellington University, New Zeland) | Un’ocarina tra Cergnago e Cina: riflessioni sulla traduzione poetica e l’intelligenza artificiale

11.30 | Francesco Ghia (Università di Trento) | L’arte come professione. Tra vocazione e performance.

———-

15.00 | Luciano Martinengo (regista) | Immagine di un percorso

15.45 | Valerio Finessi (regista) | Il documentario come atto performativo

16.30 | Francesco Casu (multimedia artist)  | Maria Lai: la performance come opera d’arte sociale da “Legarsi alla montagna” a “Essere e tessere”

17.15 | Giorgio Maria Cornelio (poeta) | Fossili di rivolta. Immaginazione e rinascita.

18.00 | Davide Baldo (musicista e dottorando in “Performance e Audience”) |  Stockhausen. Esperienze di un modello aperto e partecipativo della performance, con un’ interpretazione di Davide Baldo di opere di Karlheinz Stockhausen


PERFORMATIVE ARTS TODAY – GIORNATA DI STUDI: LOCANDINA (PDF) – (JPEG)

RICERCANDO L’IMPREVEDIBILE – CONCERTO MULTIMEDIALE TEATRO ZANDONAI: LOCANDINA (PDF) – (JPEG)

“Ricercando l’imprevedibile”, concerto multimediale con musica di Cosimo Colazzo e regia di Francesco Casu. Al Teatro Zandonai di Rovereto, mercoledì 27 novembre ore 20:30. L’evento è proposto da Associazione Culturale Piazza del Mondo e Fondazione e Archivio Maria Lai

27 Novembre 2024
20:30a22:00

Al Teatro Zandonai di Rovereto, mercoledì 27 novembre, alle ore 20:30, un’opera in prima assoluta, dal titolo “Ricercando l’imprevedibile”, dedicata a Maria Lai, musica di Cosimo Colazzo, regia di Francesco Casu. L’evento nasce dal convergere di dieci quadri musicali di Cosimo Colazzo, eseguiti da Agorart ensemble, e di una composizione video di Francesco Casu, che l’artista presenta in editing e montaggio live. L’opera multimediale esprime, così, il senso dell’arte come ricerca e gioco, fantasia e linguaggio rigoroso. L’evento è proposto dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo e della Fondazione e Archivio Maria Lai.


Mercoledì 27 novembre, alle ore 20:30 al Teatro Zandonai di Rovereto, l’Associazione Culturale Piazza del Mondo e la Fondazione e Archivio Maria Lai propongono una nuova opera multimediale in prima esecuzione assoluta ispirata a Maria Lai, dal titolo “Ricercando l’imprevedibile”, musica di Cosimo Colazzo e regia di Francesco Casu.

Ispirata ad una suggestione di Maria Lai, che lasciò un suo prezioso spartito cucito all’amico artista Francesco Casu, prende vita e forma un’opera espressiva, visiva e musicale, che tesse le arti fra loro mantenendone fertilmente l’incanto e l’unicità.

In dieci quadri musicali affidati ad Agorart ensemble (nell’organico con Cosimo Colazzo al pianoforte, Davide Baldo ai flauti, Emanuele Dalmaso al clarinetto, Mattia Grott al sax, Flora Vedovelli all’arpa), il compositore Cosimo Colazzo disegna un paesaggio sonoro silente dove il vuoto prende risonanza, un corpo di senso e creativo. Transiti portano a quadri ritmicamente incisi che scolpiscono il tempo con strutture poliritmiche. L’arte, quindi, che accoglie il possibile e lo segue, e l’arte che incrocia e stratifica, scardina e incardina.

La composizione video di Francesco Casu si struttura in relazione organica con la musica, dando vita a un percorso di echi e risonanze, dove emergono segni, tessiture, campiture, sogni di Maria Lai, la sua stessa voce, anche attraverso materiali inediti. Percorrono “Ricercando l’imprevedibile” i segni dell’opera “Spartito” di Maria Lai, che qui riemerge, nel percorso compositivo del video, dopo un’unica presentazione pubblica sinora avutasi agli Uffizi a Firenze. E inoltre materiali che ci riconducono alla famosissima opera relazionale di Maria Lai, Legarsi alla montagna, un gioco di infiniti nastri che traversano il paese e la comunità di Ulassai facendosi simbolo di un atto d’arte e di riflessione sociale. Così importanti, decisivi, e così impalpabili: “simbolo dell’arte, leggeri, effimeri, appena di un colore” riflette Maria Lai. Il documento video è stato utilizzato con il consenso delle edizioni Ilisso di Nuoro che collaborano al progetto. Integrati nell’opera con sapiente composizione, troviamo molti materiali inediti raccolti da Casu che ebbe frequentazione costante con l’artista. La composizione video è sperimentale anche perché si declina dal vivo, per gli aspetti di editing e di montaggio, costituendosi quindi nel contempo oltre che come composizione come performance dal vivo insieme con i musicisti.

Ricercando l’imprevedibile, opera creativa di straordinario valore, tiene Maria Lai al centro, per rilanciarne un messaggio condiviso dagli autori, Colazzo e Casu, di un senso dell’arte come ricerca e gioco, come fantasia e insieme linguaggio rigoroso.

La produzione è resa possibile dai soggetti sostenitori, Ministero della Cultura Direzione Generale Didattica, Ricerca e Istituti Culturali, Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma del Trentino Alto Adige, Comune di Rovereto.

Si segnalano, inoltre, le collaborazioni di Biblioteca Civica G. Tartarotti di Rovereto, Centro per la lettura, Patto per la Lettura di Rovereto, Accademia Internazionale di Smarano, Fabbricare Armonie, Edizioni Milella, Edizioni Ilisso.

L’ingresso allo spettacolo è libero e non prevede prenotazione del posto.

Martedì 26 novembre, a partire dalle ore 09:45, lungo tutto il giorno, l’Associazione Culturale Piazza del Mondo propone una giornata di studi dal tema Performance Arts Today alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, a Rovereto (Piazza Rosmini 5). Con studiosi che affronteranno il tema da varie prospettive. Vi convergono Giuliana Adamo, Romina Zanon, Marco Sonzogni, Francesco Ghia, Luciano Martinengo, Valerio Finessi, Francesco Casu, Giorgio Maria Cornelio, Davide Baldo. Anche per quest’evento l’ingresso è libero.


RICERCANDO L’IMPREVEDIBILE – CONCERTO MULTIMEDIALE TEATRO ZANDONAI: LOCANDINA (PDF) – (JPEG)

PERFORMATIVE ARTS TODAY – GIORNATA DI STUDI: LOCANDINA (PDF) – (JPEG)

Un’approfondita recensione di Paola Capponi sul libro pubblicato da Piazza del Mondo con Castelvecchi editore dedicato a narrativa e poesia di Maria Attanasio, che contiene un saggio di Cosimo Colazzo sulle sue composizioni musicali riferite a testi poetici e narrativi della scrittrice siciliana. La recensione è apparsa su “Cuadernos de Filología Italiana” rivista dell’Università Complutense di Madrid.

Una bella e approfondita recensione è apparsa suj “Cuadernos de Filología Italiana”, prestigiosissima rivista dell’Università Complutense di Madrid. La recensione di Paola Capponi, docente all’Università di Torino, è dedicata al libro che è stato pubblicato da Associazione Culturale Piazza del Mondo con Castelvecchi editore, dedicato a narrativa e poesia di Maria Attanasio, a cura di Giuliana Adamo e Miguel Angel Cuevas, libro dal titolo “Maria Attanasio: quattro decadi di bifronte scrittura disobbediente”.

Il libro contiene anche un saggio di Cosimo Colazzo sulle sue composizioni (“Notte che oscilli al vento” e “Francisca”) ispirate a testi poetici e narrativi della scrittrice siciliana.
Questo il link per scaricare e leggere la recensione: https://revistas.ucm.es/index.php/CFIT/article/view/92272/4564456570864

“La locandiera, Musicape e il giovin signore”: la nuova opera di Cosimo Colazzo, su libretto di Giuliana Adamo, con video di Francesco Casu. Attraverso ironia e sarcasmo, una carambola di situazioni spiazzanti, giochi di parole e un’infilzata di citazioni musicali, impatta corrosivamente contro sovranismo e populismo. Al Teatro Zandonai di Rovereto, mercoledì 13 novembre ore 20:30. Interpreti Patrizia Zanardi (soprano), Paolo Leonardi (basso), Giuseppe Calliari (voce recitante) e Agorart ensemble.

13 Novembre 2024
20:30a22:00

Un’opera comica che irride alla cultura di sovranismo e razzismo. Una carambola di situazioni spiazzanti, giochi di parole, un’infilzata di citazioni musicali.  La locandiera, Musicape e il giovin signore è il titolo della nuova opera di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo, nello spettacolo accompagnata da una composizione video del multimedia artist Francesco Casu. Al Teatro Zandonai di Rovereto, mercoledì 13 novembre ore 20:30.

L’Associazione Culturale Piazza del Mondo porta a Rovereto, al Teatro Zandonai, mercoledì 13 novembre, ore 20:30, una sua produzione: l’opera comica di Cosimo Colazzo, su libretto di Giuliana Adamo, dal titolo La locandiera, Musicape e il giovin signore.

L’opera è una satira di estrema attualità su certo populismo da spiaggia. Il giovin signore adombra un personaggio ottuso e arrogante, presente in ogni tempo. La locandiera, che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza femminile popolare, gli tiene testa: sembra assecondarlo, ma per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama un personaggio favolistico di Maria Lai e il suo essere dotata di una mente bambina contro ogni conformismo) è personaggio che ronza curiosa intorno alle azioni degli umani e le commenta ilare e pungente. Giochi linguistici, nel testo, nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. C’è il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.

Significativo il “sipario” della serata. Una fiaba di Maria Lai, Curiosape, adombra qualcosa del personaggio Musicape nell’opera. In Tenzone, altra composizione di Cosimo Colazzo, invece, il riferimento lontano a materiali da una tarda sequenza monodica del ‘400 innestata in strutture complesse di pattern e poliritmi: moderna macchina labirintica su cui agisce un sillabato del sax modellato su una poesia di Emilio Villa incandescente  e contundente.

Personaggi e interpreti: la locandiera: Patrizia Zanardi (soprano); il giovin signore: Paolo Leonardi (basso); Musicape: Giuseppe Calliari (voce recitante). Per la parte strumentale: Agorart Ensemble, che è ensemble in residence dell’Associazione Piazza del Mondo di Rovereto: Emanuele Dalmaso (sax); Leonardo Graziola (violoncello); Mirko Satto (accordeon); Mirko Pedrotti (percussioni); Stefano Visintainer (pianoforte). Direttore: Cosimo Colazzo. Regia video e live editing: Francesco Casu. Montaggio e postproduzione: Roberto Putzu; disegni originali: Sean Scaccia. Saranno sipario all’opera: un’opera per sax baritono e pianoforte, Tenzone, di Cosimo Colazzo, interpreti E. Dalmaso (sax), C. Colazzo (pianoforte). Con una lettura poetica di un testo di Emilio Villa (La tenzone), voce Giuseppe Calliari.  Stockhausen (Davide Baldo, ottavino) con video di Francesco Casu; un’intervista a Maria Lai; e una fiaba di Maria Lai interpretata in un video con la regia di Francesco Casu.

L’ingresso allo spettacolo è libero

L’opera si avvale della collaborazione dell’Archivio Maria Lai e di altri soggetti culturali.

Le attività dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo sono realizzate grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, oltre che di Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Comune di Rovereto.


Sipario

Cosimo Colazzo, Tenzone per sax baritono e pianoforte

Emanuele Dalmaso (sax), Cosimo Colazzo (pianoforte). Con una lettura poetica di un testo di Emilio Villa (La tenzone),  voce Giuseppe Calliari

Maria Lai, Curiosape. Video di Francesco Casu

L’opera

La locandiera, Musicape e il giovin signore– opera comica –

Musica di Cosimo Colazzo |Libretto di Giuliana Adamo

La locandiera,Patrizia Zanardi (soprano)|Il giovin signore, Paolo Leonardi (basso)|Musicape, Giuseppe Calliari (voce recitante) | Agorart ensemble:Emanuele Dalmaso (sax), Leonardo Graziola (violoncello), Mirko Satto (accordeon), Mirko Pedrotti (percussioni), Stefano Visintainer (pianoforte) | Direttore Cosimo Colazzo

Regia video e live editing: Francesco Casu

Montaggio e postproduzione: Roberto Putzu | disegni originali Sean Sciacca


Un’opera comica contro il sovranismo machista

L’opera presenta una satira di estrema attualità su certo populismo-sovranismo urlato e machista. Il giovin signore può spopolare sui social con il suo fare sfrontato e le sue battute sempre malriuscite, ma la locandiera, che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza popolare, gli tiene testa, lo asseconda per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama volutamente un personaggio favolistico della pittrice Maria Lai, la sua sensibilità e il suo impegno sociale) è personaggio che ronza intorno alle azioni, le commenta attentissima a tutto, curiosa e pungente. Giochi linguistici, nel testo e nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. Il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.

Significativo il “sipario” della serata. Una fiaba di Maria Lai, Curiosape, adombra qualcosa del personaggio Musicape nell’opera. In Tenzone, altra composizione di Cosimo Colazzo, invece, il riferimento lontano a materiali da una tarda sequenza monodica del ‘400 innestata in strutture complesse di pattern e poliritmi: moderna macchina labirintica su cui agisce un sillabato del sax modellato su una poesia di Emilio Villa incandescente  e contundente.


Il libretto


Gli autori

Cosimo Colazzo, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai.com. Nel campo dell’opera e del teatro musicale, è autore dell’opera Francisca, delle opere comiche La locandiera, Musicape e il giovin signore (libretto di Giuliana Adamo), Il latifondo magico (libretto di Vito Riviello), dell’opera-balletto Sotto i colpi del sole di ferro (testo di Salvatore Colazzo), dei melologhi Les dés des ordres (con testi di Emilio Villa), L’attesa (testo del compositore, da Simone Weil). È autore di saggi e volumi pubblicati in Italia e all’estero.

Giuliana Adamo, docente di Lingua e Letteratura italiana al Department of Italian del Trinity College di Dublino è autrice di libri e saggi dedicati alla letteratura del ‘900 (Palazzeschi; il futurismo, Vincenzo Consolo; Umberto Eco, Luigi Meneghello; Maria Attanasio; Antonella Anedda gli autori studiati e analizzati), alla storia della resistenza (la figura di Vittore Bocchetta), a questioni spinose dell’attualità (mafia e ‘ndrangheta), pubblicati da editori importanti tra cui Salerno, Manni, Longo, Castelvecchi, Armando, Viella, CUEC.


Gli interpreti

Patrizia Zanardi, soprano, interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.

Paolo Leonardi, giovane basso-baritono diplomato nel 2019 in musica vocale da camera sotto la guida di Roberto Abbondanza con il massimo dei voti e la lode all’ISSM Giulio Briccialdi di Terni, prosegue gli studi presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma dove si specializza con Sara Mingardo in Canto rinascimentale e barocco. Accanto agli studi accademici, completa la sua formazione seguendo corsi con Isabel Yi Man Chuan, Maria Tomanova, Maria Chiara Pavone, Luciana Serra, Alda Caiello ed Elizabeth Norberg-Schulz. Ha debuttato i ruoli di Benoit e Alcindoro ne La bohème e di Colas in Bastien und Bastienne.

Giuseppe Calliari, musicista, docente, scrittore, poeta, divulgatore, è tra le figure intellettuali di rilievo nel panorama culturale. Autore di testi e libretti per musica, ha pubblicato saggi musicologici tra cui assumono rilievo una monografia dedicata all’opera di Ferruccio Busoni, la curatela degli scritti di Andrea Mascagni.

Agorart Ensemble è un ensemble dedito alla musica contemporanea sorto nell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo, distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con sperimentazioni aperte e sfidanti. Numerose sono le prime esecuzioni assolute presentate in pubblico, di nuove opere di compositori che hanno scritto lavori appositamente per l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” e per l’ensemble, quali Agostini, Aralla, Bombardelli, Bosco, Camarero, Colazzo, Colombo Taccani, De Sanctis De Benedictis, Quintero, Rolli, e diversi altri. Ha tenuto concerti in Italia e in Spagna collaborando con il festival Encuentros Sonoros di Siviglia e con l’ensemble Taller Sonoro.

Francesco Casu,progettista, regista, artista multimediale, conta tra le altre esperienze, installazioni video alla Galleria degli Uffizi, al MAXXI di Roma. Interlocutore privilegiato per quanto riguarda la trasmissione del mondo culturale sardo, ha curato e progettato le installazioni dei più importanti centri di cultura dell’isola, dal Museo sulla poesia improvvisata di Bitti al Museo delle Maschere di Mamoiada, dalla Stazione dell’Arte di Ulassai al parco Grazie Deledda e lo spazio dedicato a Salvatore Cambosu. La sua è un’esperienza che affonda nelle sperimentazioni degli anni ’80 di musica elettronica e video-arte, arrivando a ridisegnare nuove forme di esperienze, a dare forma alla realtà percettiva con le nuove tecnologie.


Produzione

L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare tra gli ambiti umanistico, scientifico, artistico; la relazione tra territori diversi; il dialogo delle alterità. Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e futuroProspettive dell’identitàStorie di genereAgorà Forum & SoundsMondi pluriversiCome nasce un’opera, Resistenza e resilienzaMeditazione e comunitàMondi senza frontiereMondi diversiScrittura e impegno civile. Opera, con interventi culturali e laboratori creativi, in contesti di disagio e marginalità (penitenziari, centri di salute mentale). Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione. Al suo interno agisce Agorart ensemble, un gruppo di musicisti dedito alle musiche del Novecento e contemporanee. Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli editori Armando, Castelvecchi, Milella.  Info: www.piazzadelmondo.itsegreteria@piazzadelmondo.it


LOCANDINA – (PDF) – (JPEG)
PROGRAMMA DI SALA – (PDF – pp. 1-4) – (PDF – Opuscolo)

Il compositore e pianista Cosimo Colazzo alla Fondazione Primoli a Roma, in occasione della presentazione del libro di Paolo Cherchi “Le ‘meraviglie’ di Eco”, con sue musiche in risonanza con le tematiche del libro. Stratificazioni di scritture e anamorfosi da Debussy e Sequenze del ‘400.

29 Ottobre 2024
18:30a20:00

Il compositore e pianista Cosimo Colazzo realizza un intervento alla Fondazione Primoli a Roma, martedì 29 ottobre alle 18:30, con sue musiche, in occasione della presentazione del libro di Paolo Cherchi “Le ‘meraviglie’ di Eco”. Si tratta di composizioni in risonanza con le tematiche del libro. Anche nel programma musicale si tratta di risonanze, echi, specchi, innesti di scritture. In particolare, vi troviamo stratificazioni di scritture e anamorfosi da Debussy o da Sequenze del ‘400, che si concretizzano in qualcosa di nuovo e inquietante che mescola alterità e identità.

Organizzano: Fondazione Primoli, Associazione Culturale Piazza del Mondo, Edizioni Milalla.

Nel programma di sala, in relazione all’intervento musicale, si legge.

“Dapprima un mondo d’acque. La musica di Debussy con il suo respiro fluido e aperto (tre suoi Préludes intonati al tema, Voiles, La cathédrale engloutie, Ondine, come viene a ritrovarsi in un brano che è l’anamorfosi dei tre:  Voiles  engluoties par Ondine,  di Cosimo Colazzo. Così, quest’opera, sorta su quella di Debussy, ne è enigma e disvelamento, restituzione anamorfica delle visioni acquatiche di Debussy. Di seguito intrecci e specchi spiazzanti, nel tentare la lunga distanza storica e tensioni tra sacro e gesto dissacrante. In Tenzone, sempre di Cosimo Colazzo, molteplici echi e risonanze: il riferimento lontano a materiali da una tarda sequenza monodica del ‘400, con caratteristiche di canto fratto, quindi misurato e tendenzialmente ritmico, innestato in strutture complesse di pattern e poliritmi che disegnano una moderna macchina labirintica, mentre in filigrana, sotteso, scioglie la sua lingua un sillabato modellato su una poesia di Emilio Villa incandescente  e contundente.”

Questo il programma musicale:

PROGRAMMA

Cosimo Colazzo (1964)

Voiles englouties par Ondine (1988) per pianoforte

Tenzone (2016)

Alcune note sull’artista:

Cosimo Colazzo, pianista, compositore, direttore d’orchestra, diplomato rispettivamente ai Conservatori di musica di Lecce, Roma, Milano, laureato in Filosofia all’Università di Lecce, è autore di una vasta produzione compositiva, premiato in concorsi nazionali e internazionali.

La sua opera spazia dalla musica strumentale, da camera e  orchestrale, alla musica vocale da camera e al teatro musicale.  È stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary.

È  docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, del quale è stato direttore dal 2005 al 2011.

Di riferimento la sua monografia sul compositore portoghese Fernando Lopes-Graça, pubblicata da LIM nel 2019 (Musica e impegno. L’antifascismo e l’opera di Fernando Lopes-Graça,con due CD allegati). Suoi saggi sono stati pubblicati da varie case editrici, in Italia (LIM, Armando, Castelvecchi, Mimesis, ecc.) e all’estero (Editions Universitaires

de Lorrain, CESEM Universidade Nova Lisboa, Cambridge Scholars Publishing, Gudrun Schröder-Verlag, ecc.).

Recente l’uscita, in allegato alla rivista spagnola di arte, musica e letteratura “Sibila” (n. 73), del DVD della sua opera Francisca, su libretto di Giuliana Adamo.

Dal 2024 dirige la collana editoriale “Risonanze” per le edizioni Milella di Lecce.


Locandina (JPEG)
Programma di sala (PDF – pp. 1-4) – Programma di sala (PDF – Opuscolo)

Presentazione del libro di Paolo Cherchi, “Le ‘meraviglie’ di Eco”, primo della collana “Risonanze”, diretta da Cosimo Colazzo, delle edizioni Milella di Lecce. La presentazione si tiene a Roma, presso la Fondazione Primoli, martedì 29 ottobre alle 20:30. Qui l’autore dialogherà con Renzo Bragantini. In coda un momento musicale in risonanza con i temi trattati dal libro.

29 Ottobre 2024
18:30a20:30

Martedì 29 ottobre 2024, alle 18:30, presso la sede della @Fondazione Primoli (http://www.fondazioneprimoli.it/) a Roma (V. Zanardelli 1), presentazione del libro di Paolo Cherchi, “Le ‘meraviglie’ di Eco”, voluto da Associazione Culturale Piazza del Mondo, pubblicato da @Edizioni Milella (https://edizionimilella.it/) nell’ambito della collana “Risonanze” diretta da Cosimo Colazzo.Saranno presenti Paolo Cherchi e Renzo Bragantini in dialogo con l’autore.

Il libro è incentrato sul tema della scrittura che è costantemente eco d’altra scrittura, costitutivamente doppia e specchio, in alcuni casi ponendo a centro creativo, liberatorio di meraviglie, sorprese e inquietanti risonanze, quest’aspetto.

Paolo Cherchi, filologo romanzo, Emeritus Professor alla Chicago University, Accademico dei Lincei (socio straniero), è autore di un’importante bibliografia che spazia storicamente attraverso secoli, letterature, contesti. Ha scritto oltre 400 pubblicazioni scientifiche tra monografie, curatele, saggi, articoli e recensioni. Nel 2000 ha ricevuto il riconoscimento speciale della giuria del Premio Dessì.

Renzo Bragantini, che presenta il libro, italianista, già ordinario alla “Sapienza”, Università di Roma. I suoi interessi vertono sulla letteratura del Medioevo e del Rinascimento, oltre che su quella dellʼOtto e Novecento. Da tempo si occupa anche delle intersezioni tra letteratura e musica, e tra letteratura e arti figurative.

Segue un intervento musicale di Cosimo Colazzo in risonanza con il tema del libro: “Anamorfosi da Debussy e Sequenze del ‘400”. L’evento è organizzato da “Fondazione Primoli”, “Associazione Culturale Piazza del Mondo” e “Edizioni Milella”.Ingresso libero – All welcome

Si segnala infine l’importante evento che vede l’attribuzione a Paolo Cherchi, il giorno successivo mercoledì 30 ottobre, di un dottorato honoris causa in Scienze del Testo dal Medioevo alla Modernità all’Università La Sapienza di Roma.

Si avvia una nuova collana editoriale, per le edizioni Milella, dal titolo “Risonanze”, diretta da Cosimo Colazzo, con un comitato scientifico di prestigio. Inaugura la collana un nuovo libro, “Le ‘meraviglie’ di Eco, di Paolo Cherchi, filologo tra i più rinomati a livello internazionale, Emeritus dell’Università di Chicago e Accademico dei Lincei.

Da quest’anno Cosimo Colazzo ha avuto l’opportunità di concepire e costruire, per le edizioni Milella di Lecce ((https://edizionimilella.it/), in collaborazione con diversi studiosi di grande qualità, di assoluta esperienza o anche giovani di intelligenza viva e spiccata, una nuova collana editoriale, che ha intitolato ‘Risonanze’, per dire della volontà di esplorare un tessuto di risonanze tra discipline.

Questa la descrizione ufficiale della collana ‘Risonanze’ ((https://edizionimilella.it/product-category/risonanze) : “Un tessuto di risonanze tra discipline. Punti di vista diversi: confronto tra metodi, attitudini e culture. Una collana polifonica: umanesimo, scienze, arti in contrappunto. Il singolo che modula se stesso nel rapporto con l’altro: dialoghi, interazioni, complementarietà, integrazioni. L’ascolto dell’altro richiede una sospensione di confini, un’azione per smarginarli e renderli campo di transiti e traduzioni”.

Di seguito il Comitato Scientifico:Giuliana Adamo (Trinity College Dublin), Zygmunt Barański, (University of Notre Dame), Nadia Cannata (Università Sapienza, Roma), Andrea Caranti (Università di Trento) César Camarero (compositore, Sevilla), Paolo Cherchi (University of Chicago, Accademico Lincei), Ilaria Colazzo (University of Leeds), Nicolò Messina, (Universitat de València), Corinna Salvadori Lonergan (Trinity College Dublin), Francesco Sardelli (University of Melbourne), Marco Sonzogni (Victoria University of Wellington), Mário Vieira de Carvalho (Universidade Nova de Lisboa), Luciano Zampese (Université de Genève).

Inaugura la collana, un libro di Paolo Cherchi, “Le ‘meraviglie’ di Eco”. Paolo Cherchi, affronta il tema della scrittura che è costantemente eco d’altra scrittura, costitutivamente doppia e specchio,

“Non potevamo chiedere di meglio – scrive Colazzo in una breve premessa al libro – per inaugurare la nuova collana che trova un suo battesimo di grande valore nel libro che l’avvia. Per l’autore, filologo di prestigio internazionale, e per il libro che è tessuto tra i meandri del labirinto dei richiami e delle risonanze testuali. Specchi, anamorfosi, echi da autore ad autore, da genere a genere, di contesto in contesto in un vasto, caleidoscopico circuito di rimandi che orchestra da grande maestro. Ci spiega così, nella sua maniera affabile, antiaccademica, ironica – ma quanto profonda di conoscenza e capacità di visioni e connessioni –, in fondo, come funzionano cultura e linguaggio, creatività, trasmissione e traduzione di saperi. Lo ringraziamo per il dono prezioso di questo libro.Un ringraziamento va anche alle edizioni Milella, che avviano con noi l’avventura di una nuova collana, in uno spirito di naviganti della cultura, come vorremmo essere.”

“Les dès des ordres” di Cosimo Colazzo in una nuova versione, per trio con voce recitante. In 8 situazioni, musica e poesia disegnano una macchina labirintica. Tempi sospesi, serrate poliritmie. Le derive stupefatte e un gioco che ordina e disordina. Alla Sala Filarmonica di Rovereto, mercoledì 16 ottobre, ore 20:30

16 Ottobre 2024
20:30a22:00

Una macchina labirintica. Tempi lati e sospesi si consegnano all’articolazione serrata di poliritmi. Il diverso e il polimorfo. Le resistenze. Gli oggetti dissonanti. Le derive stupefatte, il gioco.


Emilio Villa è stato un poeta multiforme, un funambolo della parola, che sezionava e ricomponeva attraversando le lingue con il gusto di un’officina di associazioni e derive, egli stesso disposto alla dispersione se si pensi anche alla sua vita nomade.

Cosimo Colazzo, in rapporto ad alcuni testi inediti raccolti e trascritti da Bianca Battilocchi, ha creato un’opera musicale vasta e composita, dal titolo Les dés des ordres (nuova versione 2024), per voce recitante, flauto, clarinetto, sax, in prima esecuzione alla Sala Filarmonica di Rovereto, mercoledì 16 ottobre alle 20:30. Con il Trio Ductus, composto da Davide Baldo (flauti), Emanuele Dalmaso (clarinetto e sax), Mattia Grott (sax), e con la voce recitante di Giuseppe Calliari.

Nell’opera di Colazzo si trovano pagine solistiche e combinazioni strumentali sino all’organico pieno. Tempi lati e sospesi si consegnano all’articolazione serrata di poliritmi, o da questi riemergono. Da una parte troviamo il senso dell’enigma e della perdita del sé, che fu espressione della poesia di Villa. Ma poi c’è anche l’altra polarità, del gioco ritmico delle segmentazioni, delle ricombinazioni, degli accenti sfasati, delle parole che si disfano e si rincollano generando altro, il gusto della stratificazione linguistica, degli accostamenti inattesi.

Fitte poliritmie e terremoti linguistici. Il diverso e il polimorfo. Le resistenze. Gli oggetti dissonanti. Il gioco. Una macchina labirintica di poesia e musica, omaggio a Emilio Villa.


Programma

Cosimo Colazzo (1964)

Les dès des ordres (nuova versione 2024)

per voce recitante, flauto, clarinetto, sax

prima esecuzione assoluta

Le isole per sax contralto

Le dispersioni felici per flauto

La cerimonia degli addii per clarinetto

Reductus per flauto, clarinetto, sax contralto

La traccia luminosa per flauto in Sol

Sequenza Capriccio II per sax soprano

Il sogno meridiano per clarinetto

Tarolabyrinthe VI per flauto, clarinetto, sax contralto e pianoforte


Trio Ductus, sorto all’interno dell’incubatore di creatività artistiche “Piazza del Mondo” si compone di musicisti con rilevanti esperienze nel campo della musica contemporanea, distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con sperimentazioni aperte e sfidanti. È composto da: Davide Baldo (flute in C, flute in G, bass flute in C, piccolo); Emanuele Dalmaso (Bb clarinet, A clarinet, Eb clarinet, bass clarinet, soprano sax, alto sax, tenor sax, baritone sax); Mattia Grott (sopranino sax, soprano sax, alto sax, tenor sax, baritone sax, Electronics). In questo caso il Trio integra l’apporto della voce recitante di Giuseppe Calliari, già partecipe di produzioni importanti di “Piazza del Mondo”, come le opere, drammattica e comica, Francisca e La locandiera, Musicape e il giovin signore, in entrambe voce recitante.  Calliari è poeta, musicologo, musicista, operatore culturale.

L’Associazione Culturale Piazza del Mondo, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare, la relazione tra territori diversi, il dialogo delle alterità. Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità, Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura e impegno civile, Antropocene, Margini e periferie, Fiaba.  Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione.  Ha prodotto le opere Francisca e La locandiera, Musicape e il giovin signore, entrambe con musica di Cosimo Colazzo e libretto di Giuliana Adamo, anche in versione multimediale con regia video e live editing di Francesco Casu. Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli editori Armando, Castelvecchi e Milella.


Prossimi eventi:

Mercoledì 13 novembre | 20:30 | Rovereto | Teatro Zandonai | LA LOCANDIERA, MUSICAPE E IL GIOVIN SIGNORE | Patrizia Zanardi (soprano), Paolo Leonardi (basso), Giuseppe Calliari (voce recitante); Agorart ensemble; regia e video live editing Francesco Casu.


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PROGRAMMA DI SALA – (PDF, pp. 1-4) – (PDF, Opuscolo)

Prima esecuzione di Sequenza Capriccio II per sax soprano di Cosimo Colazzo. Un singolare intreccio, tra Berio e Sciarrino, visti in trasparenza, e due versioni che si rispondono a distanza di molti anni. Interprete Emanuele Dalmaso in un concerto alla Filarmonica di Rovereto, mercoledì 9 ottobre alle 20:30

9 Ottobre 2024
20:30a22:00

Nuovo concerto, mercoledì 9 ottobre, ore 20:30, alla Sala Filarmonica di Rovereto, per le rassegne di incontri culturali e performance dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo. Questa volta, protagonista sarà il sassofonista Emanuele Dalmaso, tra i più significativi sassofonisti della sua generazione, a livello nazionale e internazionale. Trentino, ha significative esperienze nel campo della musica contemporanea, con l’interpretazione in prima assoluta di numerosissime nuove composizioni anche di compositori di rinomanza internazionale. Il suo programma, dal titolo “Tra-ductus” significativamente si muove tra riletture, trascrizioni,. traduzioni, mutamenti, rigenerazioni o anamorfosi, innesti e transiti. Un concerto che vive il senso della scrittura, della musica, del suono, come viaggio, scoperta, ramificarsi in estensione e profondità.

Siamo nel tema della rielaborazione, trascrizione, mutazione di materiale preesistente per la stesura di nuovi brani. Talvolta il passo è breve (per Quintero da sax basso a baritono), a volte il lavoro è poco (Berio è la stessa sequenza del clarinetto in suoni reali, e si sente che è il clarinetto lo strumento che il compositore aveva in mente). In alcuni casi, invece, si tratta di coprire distanze decisamente maggiori, come il tentativo di raccontare in musica un testo poetico (Ryo Noda), tramite l’utilizzo di una pronuncia musicale più tipica degli strumenti della tradizione orientale. I lavori di Taccani e Montalto sono originali rispettivamente per Tárogató e Glissotar, e in entrambi casi il materiale è stato ritoccato in maniera importante per la migrazione al saxofono. Il brano di Colazzo tesse insieme in gioco anamorfico Berio e Sciarrino in un originale per violino, infine fatto migrare al sax soprano. Una geometrica distribuzione nella confezione del programma: i due primi pezzi per sax baritono, quindi due pezzi per sax contralto, infine una coppia di brani (entrambi in prima esecuzione assoluta) per sax soprano.


Programma

FRANCISCO MARTIN QUINTERO (1969) | Inmanencia-II (2014) per sax baritono

GIORGIO COLOMBO TACCANI (1961) | Blank after Blank (2016) per sax baritono

LUCIANO BERIO (1925-2003) | Sequenza IXb (1980) per sax contralto

RYO NODA (1948) | Maï (1978) per sax contralto

COSIMO COLAZZO (1964) | Sequenza Capriccio II (1987/2024) per sax soprano | prima esecuzione assoluta

SANDRO MONTALTO (1978) | Blue Stone II (2023) per sax soprano | prima esecuzione assoluta


EMANUELE DALMASO è diplomato in Saxofono al Conservatorio di Musica di Trento con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Inoltre, è laureato in Matematica. Risulta attualmente attivo sia come didatta che come interprete. All’attività stabile di insegnamento presso la Scuola Musicale ‘Il Diapason’ di Trento, affianca interventi in altre prestigiose istituzioni (seminari sulle tecniche contemporanee per il sassofono al Conservatorio di musica di Trento, al Conservatorio superior de Musica di Siviglia in Spagna, masterclass all’’Accademia estiva internazionale di Lasino). Come musicista, risulta particolarmente attivo nel campo della musica contemporanea. Ha avuto modo di eseguire in prima assoluta molte opere di compositori di caratura internazionale (C. Colazzo, M. Graziani, A. Ghidoni, G. Klauer, F.M. Quintero, G. Colombo Taccani, A. Agostini e altri), insieme con partiture di molti giovani compositori italiani e internazionali, sia come solista che come membro di Agorart ensemble Membro del Duo ‘To B.E. 2’ (con R. Masu, saxofono e live electronics), ha pubblicato il CD ‘UP’ per l’etichetta Liarss.Emanuele Dalmaso suona ance sintetiche Légère.


L’ASSOCIAZIONE CULTURALE PIAZZA DEL MONDO, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare, la relazione tra territori diversi, il dialogo delle alterità. Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità, Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura e impegno civile, Antropocene, Margini e periferie, Fiaba. Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione. Ha prodotto le opere Francisca e La locandiera, Musicape e il giovin signore, entrambe con musica di Cosimo Colazzo e libretto di Giuliana Adamo, anche in versione multimediale con regia video e live editing di Francesco Casu. Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli editori Armando, Castelvecchi e Milella.


Prossimi eventi:

Mercoledì 16 novembre | 20:30 | Rovereto | Sala Filarmonica | TRIO DUCTUS | LES DÈS DES ORDRES


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PROGRAMMA DI SALA | pp. 1-4 (PDF) – Opuscolo (PDF)

Risonanze en plein air. Un concerto alla Sala Filarmonica di Rovereto

L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, per il 2024, ha attive tre linee progettuali su cui muove una serie di iniziative culturali e di performance. “Ricercando l’imprevedibile”, intorno alle nuove creatività contemporanee e al mondo della performance oggi; “Agorà Forum & Sounds” con laboratori creativi e produzioni per giovani artisti; “Lo sguardo oltre”, che, nella chiave della fiaba, si relaziona con i mondi del pensare e vivere diverso, mondi periferici o del disagio, centri di salute mentale, case di reclusione.

Un orizzonte complesso che viene a strutturare una pluralità di iniziative.

Diciamo qui del prossimo concerto, di Cosimo Colazzo, che si terrà mercoledì 2 ottobre alla Sala Filarmonica di Rovereto. Entreremo, con questo concerto, in un mondo sonoro complesso, fatto di vuoti e risonanze, silenzi e respiri profondi, come stando in un’intercapedine, in una soglia sfrangiata fatta di reciproche immersioni/invasioni di natura e sguardo umano.

Dapprima un mondo d’acque. La musica di Debussy con il suo respiro fluido e aperto, tre suoi Préludes intonati al tema (Voiles, La cathédrale engloutie, Ondine).

Una restituzione anamorfica delle visioni acquatiche di Debussy si ritrova nel brano di Cosimo Colazzo Voiles  engluoties par Ondine, che innesta i tre Preludi uno dentro l’altro, in una sintesi che è uno specchio di Debussy, inquietante nella verosimiglianza, divertente nell’emersione di segni e richiami dell’originale, e nel contempo indice di un doppio, di un interrogativo dell’identità. Come in certi dilemmi barocchi, che sembrano superficie e gioco, ma sono maschera, anche, domanda, in profondo, di perché e come si è nel mondo.

Nel chiaro della luna le forme sono un morbido tessuto di figure in ombra in intimo colloquio. Questo, Pick-Mangiagalli e il suo Colloque au clair de lune.

Quindi, con Federico Mompou e Música callada, il silenzio ricercato: come una sua forma timbrica e le sue risonanze.

La notte di Lopes-Graça  è  essenziale,  concentrata, sottratta. Nei suoi Cinco Nocturnos ritroviamo la poesia del poco, della meditazione interiore; talvolta, l’apertura inattesa ‘a capriccio’.

Infine, un altro brano di Colazzo, Tenzone, che chiude il concerto. Un risveglio al diurno, al chiaro del giorno: il gioco combinatorio, una tenzone di poliritmi. In specchio, anche qui, altro: una Sequenza quattrocentesca d’argomento sacro, così che lo specchio deforma l’intenzione originaria e per questo la trasgredisce. Non a caso la serie di specchi viene a coinvolgere anche Emilio Villa, che offre come un sillabato alla musica. In trasparenza o stratificata qui anche, allora, la poesia di Villa che fa falò o gioca con codici e convenzioni.


Di seguito diamo il programma dettagliato del concerto:

Claude Debussy (1862-1918)

da Préludes (1909-1913)

    Voiles

    La cathédrale engloutie

    Ondine

Cosimo Colazzo (1964)

Voiles englouties par Ondine (1988)

Riccardo Pick-Mangiagalli (1882-1949)

da Deux lunaires (1916) op. 33

Colloque au clair de lune

Federico Mompou (1893-1987)

da Música Callada(1959-1974)

4e Cahier

XXII. (Molto lento e tranquilo) – XXIII. (Calme, avec clarté) – XXIV. (Moderato) – XXV. – XXVI. (Lento) – XXVII (Lento molto) – XXVIII (Lento)

Fernando Lopes-Graça (1906-1994)

Cinco Nocturnos (1959)

(Tranquilo – Misterioso – Lusingando – Sostenuto – Lamentoso)

Cosimo Colazzo (1964)

Tenzone (2016)


Cosimo Colazzo, nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, pianista, compositore, direttore d’orchestra, diplomato rispettivamente ai Conservatori di musica di Lecce, Roma, Milano, laureato in Filosofia all’Università di Lecce, è autore di una vasta produzione compositiva, premiato in concorsi nazionali e internazionali.

La sua opera spazia dalla musica strumentale, da camera e  orchestrale, alla musica vocale da camera e al teatro musicale.  È

stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary.

Come pianista, solista e in formazioni da camera,  ha tenuto concerti in Italia, in vari paesi europei, negli Stati Uniti, impegnato sulle letterature del ‘900 e contemporanee.

Fa parte dell’équipe di ricerca Caravelas, del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona.

È  docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, del quale è stato direttore dal 2005 al 2011. Dirige, inoltre, la Civica Scuola Musicale “R. Zandonai” di Rovereto.

È stato Faculty Member e artist in residence, dal 2012 al 2020 presso la Italian School del Middlebury College, negli Stati Uniti.

Di riferimento la sua monografia sul compositore portoghese Fernando Lopes-Graça, pubblicata da LIM nel 2019 (Musica e impegno. L’antifascismo e l’opera di Fernando Lopes-Graça,con due CD allegati). Suoi saggi sono stati pubblicati da varie case editrici, in Italia (LIM, Armando, Castelvecchi, Mimesis, ecc.) e all’estero (Editions Universitaires de Lorrain, CESEM Universidade Nova Lisboa, Cambridge Scholars Publishing, Gudrun Schröder-Verlag, ecc.).

Recente l’uscita, in allegato alla rivista spagnola di arte, musica e letteratura “Sibila” (n. 73), del DVD della sua opera Francisca, su libretto di Giuliana Adamo.

Dal 2024 dirige la collana editoriale “Risonanze” per le edizioni Milella di Lecce.


Locandina (PDF) – (JPEG)

Programma di sala: pp. 1-4, per lettura web (PDF); Opuscolo (PDF)