Sabato 19 novembre, alle ore 20:45, alla Sala Filarmonica
di Rovereto, con l’opera comica “La locandiera, Musicape e il giovin signore”
(musica di Cosimo Colazzo, libretto di Giuliana Adamo) si apre un’intensa settimana di eventi organizzati
a Rovereto dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, in
collaborazione con diversi soggetti culturali (Biblioteca Civica “G.
Tartarotti”, Sonata Island, Fabbricare Armonie, Mantova Poesia) e con il
supporto di Provincia autonoma di Trento, Regione autonoma Trentino Alto Adige,
Comune di Rovereto, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.
L’opera
comica, nel concerto di sabato 19 novembre alla
Filarmonica, presenta una satira di
estrema attualità su certo populismo-sovranismo urlato e machista. Il
giovin signore può spopolare sui social con il suo fare sfrontato e le sue
battute sempre malriuscite, ma la locandiera, che possiede lo spirito acuto
dell’intelligenza popolare, gli tiene testa, lo asseconda per prendersene
gioco. Musicape (nome che richiama volutamente un personaggio favolistico della
pittrice Maria Lai, la sua sensibilità e il suo impegno sociale) è personaggio
che ronza intorno alle azioni, le commenta attentissima a tutto, curiosa e
pungente. Interpreti Patrizia Zanardi
(soprano), Paolo Leonardi (basso), Giuseppe Calliari (voce recitante), Agorart ensemble nella formazione con
Mattia Grott (sax), Margherita Franceschini (violoncello), Mirko Satto
(accordeon), Mirko Pedrotti (percussioni), Andrea Gargiulo (pianoforte). Dirige
Cosimo Colazzo. Sipario per l’opera sarà
un’improvvisazione guidata da Andrea Gargiulo.
Sabato 12 novembre, dalle 15:30 sino
alle 19:30, a Bosco di Civezzano, presso la Fondazione Nuova Società (Località
Maso Canova 1), si svolge un evento organizzato dall’Associazione Culturale “Piazza
del Mondo” in collaborazione con “Fondazione Nuova Società”, una comunità di
solidarietà e meditazione religiosa, che compie ormai cinquant’anni. Si tratta
di una giornata di studi, dal titolo “Comunità delle arti e meditazione”, con
studiosi e esperti che trattano del tema dei rapporti tra meditazione, scavo
interiore e tensione comunitaria, da varie prospettive: religione,
spiritualità, storia delle culture, musica, poesia, letteratura. L’evento si
tiene in presenza, e online al seguente indirizzo, su piattaforma Zoom: https://us02web.zoom.us/j/81596533685
“Comunità delle
arti e meditazione” è il titolo di una
manifestazione che si tiene sabato 12 novembre, dalle 15:30 sino alle 19:30, a
Bosco di Civezzano, presso la Fondazione Nuova Società (Località Maso Canova
1). Si tratta di una giornata di studi, organizzata
dall’Associazione Culturale “Piazza del
Mondo” in collaborazione con “Fondazione
Nuova Società”, una comunità di solidarietà e meditazione religiosa che ha
raggiunto i cinquant’anni di età. La giornata di studi vede la partecipazione
di Pasquale Bazzoli (Fondazione
Nuova Società), Salvatore Colazzo (Università
del Salento), Paolo Cherchi (University
of Chicago, Accademico dei Lincei),
Cosimo Colazzo (Conservatorio di Trento), Giuliana Adamo (Trinity College Dublin). Modera Giuseppe Calliari. L’evento si svolge in presenza, e contestualmente online al seguente
indirizzo, su piattaforma Zoom: https://us02web.zoom.us/j/81596533685
Viene
approfondito il tema dei rapporti tra
meditazione e tensione comunitaria. La storia indica che ci sono certi spazi,
dove i rapporti tra raccoglimento interiore e partecipazione sono intensi:
conventi, comunità letterarie e di studi, spazi di preghiera e di dialogo
religioso. Lungo i secoli questi luoghi si sono ridefiniti, trasformati,
conservando, però, il tratto di una volontà di custodia, cura e trasmissione di
valori culturali.
Si
parlerà di questo da varie prospettive.
Pasquale Bazzoli (già
docente di filosofia e guida della “Fondazione Nuova Società”), parlerà del rapporto tra eremi e silenzio.
Salvatore Colazzo
(docente di Pedagogia sperimentale all’Università del Salento) tratterà delle Scholae
Cantorumcome modello pedagogico ed esperienze strutturate volte a consolidare un’esperienza di trasmissione culturale che si svolge tra oralità e scrittura
Paolo Cherchi (filologo, professore
emerito di Letteratura alla University of Chicago, Accademico dei Lincei) parlerà
della Repubblica delle lettere, di
un’idea e una visione, cioè, che, nell’uso della lingua, nello sviluppo della
conoscenza e nelle pratiche letterarie, consolida un’identità alla base della cultura europea.
Di arti (tra architettura,
poesia e musica) tratterà Cosimo Colazzo
(Conservatorio di musica di Trento), approfondendo
le vicende della Rothko Chappel,
luogo di romitaggio dell’oggi situato a Houston negli Stati Uniti, realizzato
grazie ai mecenati De Menil, fautori di un cattolicesimo progressista e
ecumenico, concepita dall’architetto Philip Johnson, ricca della presenza di
quattordici grandi tele del pittore Mark Rothko, infine animata dalla musica
del compositore Morton Feldman
Giuliana Adamo (Trinity College Dublin) parlerà di poeti e della poesia come esperienza che, in un oggi
che rischia di essere privo di tensione ideale e impegno, si nutre, invece di cura, ascolto e silenzio, e trova e
ricrea, nella parola così diversamente intesa, un mondo. Modera gli incontri, Giuseppe Calliari, musicista, poeta,
musicologo.
PROGRAMMA DETTAGLIATO
DELLA GIORNATA DI STUDI
Modera Giuseppe Calliari
15:30 | Pasquale Bazzoli (Fondazione Nuova
Società) | Eremi
e silenzio. Meditazione e comunità
16:15 |Salvatore Colazzo (Università
del Salento) | Scholae Cantorum. Problematiche di trasmissione culturale tra oralità e scrittura,
meditazione e comunità
16:45 |Paolo Cherchi (Emeritus University of
Chicago, Accademico dei Lincei) | La Repubblica delle lettere. Trasmissione culturale e didattica
17:30 | Cosimo Colazzo (Conservatorio
di musica Trento) | Rothko Chapel. Dialogo delle arti, mecenatismo, utopia ecumenica e meditazione
18:00 |Giuliana Adamo (Trinity College Dublin)
| La
comunità della poesia
Le comunità monastiche sono
alla base della cultura europea: depositarie e curatrici di memoria, luoghi di
elaborazione del pensiero, di generazione e rigenerazione spirituale. Sono
spazi di silenzio dove l’individuo si dispone allo scavo interiore, alla riflessione,
ma anche ambito dove si compone quella continuità culturale che consente alle
istituzioni di riconoscersi e durare.
Meditazione e comunità sono due
corni di una sensibilità volta alla conoscenza del sé e dell’altro. Questa
sensibilità chiama a una vita di raccoglimento e invita, nel contempo, a
coltivare la comunità.
La storia ci porta gli esempi
di alcuni luoghi straordinari di elaborazione del sé, dello stare comunitario,
della cura della cultura, come sono state le Scholae cantorum o
certe comunità delle lettere e dello studio.
La modernità ha imposto sempre
più un pensiero funzionale che mette in parentesi le persone. Ha promesso la
felicità e il benessere, ma ha portato anche squilibri, ingiustizie, catastrofi
ecologiche e una grande dispersione interiore e spirituale, sia religiosa sia
laica.
Oggi, nella nostra società, ci
sono esempi di comunità, anche laiche, votate ai valori del raccoglimento
interiore, della diffusione culturale contra le continue crisi in cui siamo immersi.
Un esempio di richiamo dei
valori della meditazione, della comunità, del dialogo e dell’incontro
culturale, è dato dalla Rothko Chapel (Houston, USA): uno spazio sacro, luogo
di romitaggio dell’oggi realizzato grazie ai mecenati De Menil, fautori di un
cattolicesimo progressista e ecumenico, concepita dall’architetto Philip
Johnson, ricca della presenza di quattordici grandi tele del pittore Mark
Rothko, infine animata dalla musica del compositore Morton Feldman.
Altri esempi vengono dalla
poesia, come esperienza che, in un oggi che rischia di essere desertificato da
un’attitudine che usura l’aura spirituale della coscienza conducendo a vivere
tutto in termini di produttività e consumo, si nutre di cura e silenzio,
fattori essenziali sia per la meditazione che per la comunità.
Concerto di Agorart ensemble (nella formazione con Davide Baldo flauti, Emanuele Dalmaso sax e clarinetti, Mattia Grott sax, Cosimo Colazzo pianoforte) sabato 5 novembre alle ore 20:45 a Rovereto alla Sala Filarmonica. Con opere di che esprimono il plurale: per proiezioni di stili e linguaggi, ma anche per concrete esperienze dei compositori, che possono essere un greco trapiantato in Canada, un cinese negli Stati Uniti, e così via.
Il mondo odierno, che è fatto molto di mobilità, transiti, comunicazioni
istantanee nelle lunghe distanze, identità culturali che si meticciano, di
una permeabilità di confini una
volta ritenuti intangibili, chiama a riflettere su alterità e diversità. Le arti e la musica lo fanno avvertendo nuovi
contesti, nuovi modi dell’identità e della relazione.
Il concerto presenta in pubblico nuove e nuovissime composizioni, alcune
provenienti dalla call internazionale “Mondi diversi” promossa quest’anno
dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, dalla cui selezione vengono
tre dei pezzi in programma, delle compositrici
Petra Stump-Linshalm, Chihchun Chi-sun Lee, Coreen Morsink, oltre che opere
nuove di Gilberto Bosco, Giorgio Colombo
Taccani, Francisco Martin Quintero.
Tendenze e interrogativi. Un mondo prismatico, innesti e transiti
tra Oriente e Occidente.
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Programma del
Concerto
Petra Stump-Linshalm | Touching Sound
(2020) per clarinetto e pianoforte*
Chihchun Chi-sun Lee | Diversities
(2021)per sax soprano** e pianoforte*
Francisco Martín Quintero (1969) |
Istanti (2015-16) per sax contralto*** e pianoforte
Gilberto Bosco (1946) | In due (2019-20)
per sax contralto*** e pianoforte
Coreen Morsink (1971) | Excursions in
Diversity (2022) per flauto, clarinetto, sax contralto e pianoforte*
Giorgio Colombo Taccani (1961) | Il
racconto dell’assalto (2016) per flauto, sax contralto*** e pianoforte
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*Le opere di Chi-sun Lee, Morsink e
Stump-Linshalm sono state selezionate nell’ambito della Call internazionale
“Mondi diversi”, per nuove composizioni, promossa dall’Associazione Culturale
“Piazza del mondo”
**Sax: Mattia Grott
***Sax: Emanuele Dalmaso
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Agorart
Ensemble è un ensemble dedito alla
musica contemporanea sorto nell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale
“Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo,
distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con
sperimentazioni aperte e sfidanti.
È composto da: Davide Baldo (flute in C,
flute in G, bass flute in C, piccolo); Emanuele Dalmaso (Bb clarinet, A
clarinet, Eb clarinet, bass clarinet, soprano sax, alto sax, tenor sax,
baritone sax); Mattia Grott (sopranino sax, soprano sax, alto sax, tenor sax,
baritone sax, Electronics); Cosimo Colazzo (piano). Se questo è il nucleo
costitutivo, le geometrie variabili del gruppo consentono innesti,
integrazioni, altre declinazioni, variando e estendendo la formazione.
Numerose sono le prime esecuzioni
assolute presentate in pubblico, di nuovi opere di compositori che hanno
scritto lavori appositamente per l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” e
per l’ensemble, quali Agostini, Aralla, Bombardelli, Bosco, Camarero, Colazzo,
Colombo Taccani, De Sanctis De Benedictis, Gigante, Quintero, Rolli, e diversi
altri.
Ha tenuto concerti in Italia e in Spagna
collaborando con il festival Encuentros Sonoros di Siviglia e con l’ensemble
Taller Sonoro.
Agorart Ensemble è interprete di nuove
opere in relazione a diverse Call internazionali promosse, a partire dal 2021,
dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”: quella 2021, dal titolo “Contra
Covid. Resistance and Resilience”, e due Call nel 2022 dal titolo “Mondi senza
frontiere” e “Mondi diversi”. Inoltre, è interprete delle opere che giovani
compositori scrivono nell’ambito del progetto “Agorà Forum & Sounds”
promosso dall’Associazione “Piazza del Mondo” a partire dal 2019.