31 Maggio 2012 | a | 1 Giugno 2012 |
Cosimo Colazzo, nell’ambito di una ricerca importante – su cui si propone un’attenzione anche di livello internazionale – che sta conducendo sulle musiche del ‘900 di area ispanica e lusitana, e in particolare sull’importante opera del compositore portoghese Fernando Lopes-Graça (1906-1994), è stato chiamato dall’Università di Lorraine di Nancy, in Francia, per tenere una relazione nell’ambito di un congresso internazionale che l’Università organizza, sotto il titolo Emprunts et transferts culturels : du monde luso-hispanophone vers l’Europe. Il congresso si tiene nei giorni 31 maggio e 1 giugno, al Campus di Lettres et Sciences Humaines dell’Università di Nancy. Cosimo Colazzo tiene il suo intervento l’1 giugno, a conclusione del Convegno. Si tratta di un congresso molto importante dal punto di vista scientifico, che raccoglie contributi di studiosi e ricercatori provenienti da varie parti del mondo, dalle più prestigiose università francesi (Sorbona e altre), spagnole, del Sudamerica (Brasile, Messico, Colombia, ecc.), nonché dall’Africa.
Cosimo Colazzo è l’unico studioso italiano presente, e affronta una tematica che riguarda le arti e la musica nel ‘900, nella vasta, articolata, quanto ricca, area ispano-lusitana. Cosimo Colazzo – docente di Composizione al Conservatorio di musica “Bonporti” di Trento, di cui è stato direttore dal 2005 al 2011 – svolge una relazione (dal titolo Modernisme, avant-garde et traditions populaires. Recherches artistiques et musicales en Espagne et au Portugal : la synthèse militante de Fernando Lopes-Graça), dove tesse una mappa articolata di figure e posizioni che riguardano le ricerche musicali e artistiche che nel ‘900 hanno animato Spagna e Portogallo, ivi comprese le risonanze che risultano attive nel rapporto con le colonie o le ex colonie. Esiste una rete di influenze e transiti tra le varie aree, ma si danno anche storie locali e peculiari, e rapporti che interessano più in generale l’Europa. Spagna e Portogallo sono storicamente su una faglia critica, alle soglie tra l’Europa e l’altro mondo: l’Islam prima, ma poi anche il Nuovo Mondo, o ancora altri mondi lontani, l’Oriente o l’Africa. Sono la porta dell’Europa e il margine di questa. Periferia ma anche luogo essenziale di comunicazione, di estensione e apertura. E’ questo che le rende un universo particolare, ricco di spunti per l’esplorazione.
In Portogallo, nel ‘900, risulta importante la ricerca di Fernando Lopes-Graça, autore di un complesso consistente di opere, nel suo lungo percorso creativo, e insieme di un itinerario coerente, segnato nel senso dell’approfondimento critico, come anche della sfida creativa. E’ in rapporto con le ricerche che animano e accendono l’Europa, verso la liberazione dei linguaggi, verso la dissonanza, l’apertura dei generi. Insieme è spinto verso l’attenzione al patrimonio folclorico, sede di un potenziale rinnovamento delle culture. Soprattutto il patrimonio delle terre contadine, ancora intatto, da portare a emersione, con il suo carico di diversità, di sfida al pensiero corrente. Tesoro creativo e anche di valori culturali e morali. L’atteggiamento di Lopes-Graça sa intrecciare le due dimensioni, delle risorse del linguaggio e del monito etico-politico. Ne risulta un’opera che è stata esemplare per valori artistici e per esempio di impegno culturale. Non a caso la dittatura fascista gli aveva inibito l’insegnamento e gli incarichi pubblici; lo aveva tenuto in carcere. Lo guardava con grande sospetto. Lopes-Graça non ha mai abbandonato il Portogallo. Ha coltivato la sua missione di ricerca artistica e culturale, dedicandosi integralmente alla composizione. La Rivoluzione dei Garofani nel 1974 lo avrebbe poi esaltato come uno dei padri storici del nuovo Portogallo.
Qui il Comunicato Stampa.
Per informazioni:
Université de Lorraine Nancy
Ulteriori informazioni
La pagina relativa al convegno:
Cliccando qui: il programma in PDF del Congresso.