Un editoriale di Cosimo Colazzo, apparso su L’Adige del 14 luglio 2020, sul tema dei demagoghi populisti che sfidano la pandemia, espongono il proprio corpo ai media, per mostrarlo superiore, intangibile. Il corpo naturale si sovrappone a quello politico e cerca un rapporto di identificazione carismatica totale con il corpo sociale.
I bimbi che si recano alla loro scuola che li accoglie nuovamente, dopo la crisi più acuta della pandemia, tenuti per mano dai genitori, tornano ad aprirsi al mondo. Riscoprono, nel percorso che li riconduce a scuola e dentro le mura della scuola, quella che Michel Serres chiama la terza persona. È un continuo andirivieni da sé verso l’altro. Vale per i piccoli della scuola dell’infanzia, ma vale anche per gli adulti. Abbiamo bisogno dell’esterno, di concreta geografia, di vissuta meteorologia.
Un articolo di Cosimo Colazzo per L’Adige, martedì 23 giugno 2020.
Un articolo di Cosimo Colazzo pubblicato dal quotidiano “L’Adige” (giovedì 21 maggio 2020) dedicato al tema dell’arte, della metafora del virus, che ha incontrato molta fortuna dagli anni ’80 del secolo scorso in poi nel discorso dell’arte e che oggi acquista una strana, inquietante attualità.