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Una composizione recente di Cosimo Colazzo al Festival CIMUCC di Siviglia in Spagna

4 Maggio 2015
20:00a21:30

foto concerto siviglia 4 maggioNell’ambito del concerto conclusivo del Festival CIMUCC ’15, in svolgimento al Conservatorio Francisco Guerrero di Siviglia in Spagna, è in programma una composizione recente di Cosimo Colazzo per sassofono e pianoforte, “La curva del respiro” del 2013.  Il festival CIMUCC è giunto, con il 2015, alla decima edizione. E’ uno dei festival più interessanti in Francia, che coinvolge interpreti e ensemble di rilievo, impegnati sui repertori del ‘900 e contemporanei. Insieme con le attività di concerto sono programmati laboratori, seminari e masterclass. Conclude il programma del festival, giunto alla decima edizione con il 2015, un concerto del Dúo SinCronía, composto da Jesús Núñez​ (sassofoni) e Noelia Sierras Dominguez (pianoforte), con un programma nutrito di prime esecuzioni assolute o nazionali per la Spagna. Il concerto si tiene lunedì 4 maggio alle ore 20.00, all’Auditorium del Conservtorio di Siviglia. Il programma comprende musiche di Cosimo Colazzo, José Mª Sánchez-Verdú, Alfonso Romero Ramírez, Orie Sato, Manuel Rosal, Vittorio Zago, Nina Senk.

La composizione di Cosimo Colazzo è fatta di un dialogo galleggiante tra gli strumenti. Si aprono punti di fuga verso il silenzio, o inattese produzioni armonico-sonore, che aprono al gusto della risonanza.

Di seguito il programma dettagliato del concerto.

CIMUCC’15

X Ciclo de Música Contemporánea de los Conservatorios

Conservatorio Profesional de Música “Francisco Guerrero”

Avda. Ramón y Cajal, s/n – Sevilla 41005

04 Mayo Dúo SinCronía

Auditorio Conservatorio “Francisco Guerrero”

20.00 horas

José Mª Sánchez-Verdú Schattentheatre II (2002)
Alfonso Romero Ramírez Adonay (2006)
Orie Sato Particle (2013)**
Cosimo Colazzo La curva del respiro (2013)*
Manuel Rosal Sin-Cronía (2002)
Vittorio Zago Improvviso! (1999)
Nina Senk Impetus (2006)

** Estreno absoluto*  Estreno en España

Jesús Núñez, saxofones

Noelia Sierra, piano

www.duosincronia.com

 

 

Torna “Contrasti”, festival sulle musiche del ‘900 e contemporanee, organizzato dall’Associazione culturale Motocontrario, in collaborazione con il Castello del Buonconsiglio e la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Per la seconda edizione del festival dodici appuntamenti di concerto, con numerose prime assolute, e una serie di incontri culturali. 

Cosa rappresenta un collettivo di musicisti, per lo più giovani, che, agendo sul territorio, vuole trasmettere il senso della ricerca musicale, lavorando sui repertori del Novecento e sulle creatività odierne? Cosa significa una tale comunità artistica che tiene in rapporto interpreti e compositori, agendo dinamicamente su questi due piani? Cosa significa la volontà che vi è presente, di aprirsi al rapporto con altri mondi e linguaggi, con altri luoghi, con altre comunità? Tutto questo rappresenta una risorsa, perché sul territorio regionale, per la musica, gli ambiti dove si produce, realizza e rappresenta la musica contemporanea sono rari o occasionali. E che tutto questo nasca e si determini nella volontà degli artisti quali ideatori e organizzatori di ciò che poi concretamente realizzano, è un valore importante. Perché il programma di iniziative che si viene a determinare nasce da interessi concreti, da sollecitazioni che seguono percorsi pregnanti. Questo collettivo è l’Associazione culturale MotoContrario come il collegato MotoContrario ensemble.

Quanto detto è quanto sovrintende l’ideazione e la nascita di “Contrasti”, festival di musiche del ‘900 e contemporanee, che si svolge a Trento, organizzato dall’Associazione culturale Motocontrario, che riunisce, con il Motocontrario ensemble, interpreti e compositori distinti per una formazione importante e di rilievo alle spalle, e con molti riconoscimenti, tutti impegnati a livello professionale sulle letterature del ‘900 e contemporanee.

“Contrasti” giunge, con il 2015, alla seconda edizione, che si svolge da aprile a giugno, con un’interessante anteprima, che ha costituito sipario per l’intera manifestazione, che si è tenuta nel mese di marzo.

In tutto dodici concerti, e, insieme, una serie di incontri culturali, che vengono a scandirsi con una cadenza per lo più settimanale, alternando, quale sede per gli eventi, il Castello del Buonconsiglio e la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Le linee tematiche scelte per la manifestazione “Contrasti” riguardano alcuni nuclei artistici e di indagine importanti e attuali. Tra questi indichiamo la linea di ricerca su musica e prima guerra mondiale, come anche quella che riguarda i rapporti di musica e genere; e poi le sperimentazioni sonore, strumentali e elettroniche, l’improvvisazione, i rapporti di musica e poesia; senza dimenticare quanto emerge in confronto a una Call che è stata bandita dall’Associazione Motocontrario e che nell’arco di circa un anno ha proposto oltre 400 nuove composizioni da tutto il mondo, presentate in funzione di un’esecuzione nell’ambito del festival Contrasti, interprete il Motocontrario ensemble, da compositori provenienti da oltre 40 paesi: la call e la selezione che ne è conseguita costituiscono un sondaggio rilevante nel panorama odierno delle creatività giovani a orizzonte internazionale; in rapporto con questo, ma anche con altre scelte di programma, è quanto si distingue ulteriormente, per la mole notevole di prime esecuzioni che saranno date nell’ambito del festival.

Il programma del festival viene a definirsi in due cicli interni, in rapporto agli spazi in cui si realizza. Si distingue così un ciclo al Buonconsiglio, con cinque concerti e vari eventi paralleli, e un ciclo alla Sala della Fondazione Caritro, con sette concerti e una serie di incontri culturali.

Per il ciclo al Buonconsiglio si intende attivare una precisa formula che riveste importanza in relazione allo splendido, storico spazio che ospita gli eventi. Questa formula corrisponde all’idea di connettere un programma novecentesco e contemporaneo a un contesto storico molto significativo e pregnante dal punto di vista artistico e culturale. In tal modo si propongono correlazioni e giustapposizioni tra linguaggi storici e linguaggi più nuovi. Inoltre alcuni degli eventi affrontano argomenti che riguardano il Castello, per la sua storia, per quanto viene ora a proporre in attività culturale.

Il ciclo di manifestazioni che si programma di svolgere alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in via Calepina a Trento, si connota per aspetti di ricerca musicale innovativa portata anche al rapporto tecnologico.

Accanto ai concerti viene presentato un programma di incontri con autori, presentazioni di volumi, tavole rotonde, dibattiti e conferenze, che vengono a incrociare alcuni dei temi sollevati nell’ambito del festival. Si tengono nella stessa giornata degli eventi, o costituiscono un antecedente, che apre alla conoscenza del tema, suggerisce elementi di confronto e di discussione. Accanto alla ricerca vissuta tutta in termini sonori, si dà anche questo spazio, della riflessione e della discussione, della traduzione sul piano di una diversa e altra comunicazione. Ciò nella consapevolezza che l’arte deve sapersi tradurre in molte forme e diventare elemento di circolazione sociale, questione, problema e interrogazione.

Rispetto all’aspetto della discussione dei contenuti culturali che i concerti come gli incontri preliminari intendono attivare, si propone come utile, una fase di dibattito che viene programmata, tra alcuni degli incontri e dei concerti, prevedendo, inoltre, un momento eno-gastronomico, atto a favorire l’incontro e il dialogo tra i presenti. In rapporto a ciò si intende promuovere presenza di prodotti locali biologici e a chilometro zero, per favorire un consumo alimentare sano e consapevole, sotto il profilo della salute come anche dell’impatto ecologico per l’ambiente.

Il festival “Contrasti, che si svolge nell’arco di tre mesi, da aprile a giugno, ha avuto un’anteprima in marzo, con un concerto molto significativo, che ha presentato cinque opere in prima esecuzione assoluta. L’anteprima in marzo, tenutasi al Castello del Buonconsiglio, si è correlata alla mostra sul tema del dono, che si è tenuta presso il Buonconsiglio, con oggetti e opere d’arte della collezione del Castello. Il concerto vi si è collegato perché il suo programma ha proposto una serie di prime assolute di composizioni, scritte per l’occasione, quale riflessione creativa sul tema della donazione e della ridonazione artistico-musicale. Questa diade è stata vissuta come ripresa da spunti storici della letteratura, che hanno dato luogo a rispecchiamenti, riletture, ramificazioni o deviazioni, nella forma di nuovi brani dei compositori Colazzo, Masu, Longo, Mattevi, Massetti. Insieme si è tenuta una conferenza, relatori Paolo Delama e Cosimo Colazzo, sul tema della musica nel contesto della celebrazione, di ambito sacro e laico, quale dono e sottolineatura rituale del momento.

Gli appuntamenti successivi del festival s’avviano sabato 11 aprile con una serie di eventi dedicata ai temi del rapporto tra suono e parola, musica e poesia, che vengono a sostanziare molti generi musicali. Questo progetto deriva da una collaborazione dell’Associazione Motocontrario con la rivista di poesia Anterem, una delle più prestigiose e storiche in Italia, con sede a Verona.  Alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, a Trento (v. Calepina 1), prima, alle ore 16.00, una tavola rotonda, con i compositori del collettivo e i poeti e studiosi di letteratura Flavio Ermini, Mauro Caselli, Ranieri Teti. Segue un intermezzo eno-gastronomico e poi il concerto alle ore 18.00, con nuove composizioni su testi inediti proposti dalla rivista di ricerca letteraria e poetica Anterem.

Sabato 18 aprile, alle ore 18.00, presso la stessa Sala, è la volta di un concerto che unisce i suoni acustici dei sassofoni con il trattamento elettronico dal vivo, protagonisti Emanuele Dalmaso ai sassofoni e Raul Masu per il live electronics. I due musicisti, che si riconoscono nella sigla “Duo To B.E. 2”, organico interno all’ensemble MotoContrario, interpreteranno musiche di Graziani, Richelli, Gentilini, Masu e Reich.

E’ alla Sala Grande del Castello del Buonconsiglio che si tengono gli eventi programmati per venerdì 24 aprile, tematizzati intorno ai rapporti tra musica e Grande Guerra. Alle ore 19.00, Cosimo Colazzo tiene una conferenza, in cui approfondirà il tema, sia in riferimento al paesaggio sonoro che la letteratura e la diaristica descrivono, sia in riferimento alla produzione musicale, di autori che hanno vissuto direttamente la guerra come anche di compositori che sono stati creativi in un contesto difficile e problematico che ne ha segnato il linguaggio. Segue, alle ore 20.00, il concerto, che è tematizzato proprio sui rapporti tra musica e prima guerra mondiale, tenuto da Cosimo Colazzo al pianoforte, con musiche di Miaskovskij, Schulhoff, Casella, Malipiero, Debussy e Mascagni, composte nel clima della guerra, da autori provenienti dai vari fronti di essa. Tutti questi appuntamenti sono preceduti, a partire dalle ore 18.00, da una visita guidata alla mostra promossa dal Castello del Buonconsiglio sul tema della prima guerra mondiale, con aperitivo in caffetteria.

Si resta al Castello del Buonconsiglio per il successivo concerto, sabato 2 maggio, alle ore 20.00, incentrato sul tema delle interrelazioni tra musica e genere, in contesto di creatività musicale e compositiva, con il Trio MotoContrario, interpreti Andrea Mattevi (viola), Margherita Franceschini (violoncello), Marco Longo (pianoforte), e musiche  di Clarke, Ustvolskaja, Saariaho, Massetti.  Il concerto sarà preceduto, alle ore 19.00, da un incontro, con i musicisti protagonisti del concerto, e con la compositrice Valentina Massetti, sul tema delle relazioni tra genere femminile e invenzione compositiva, per come individuatasi nella storia, e per come si ritrova oggi declinata e riconosciuta. In anteprima rispetto agli eventi culturali e musicali programmati, viene organizzata, a partire dalle ore 18.00, una visita guidata al Castello, alle opere d’arte e affreschi (alla Loggia del Romanino)  incentrati sul tema della figura femminile, con successivo aperitivo in caffetteria.

Alla Sala Grande del Castello del Buonconsiglio ci si ritroverà per il successivo concerto, di venerdì 8 maggio, anche questo strettamente tematizzato, intorno alle correlazioni di musica e gioco, per come creativamente pensate nel ‘900, in autori come Satie, Casella, Poulenc, Šostakovič. Con il duo pianistico (per pianoforte a quattro mani e due pianoforti), costituito da Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini. Musica e gioco, il senso dell’ironia e dell’umorismo, come della parodia, sino al sarcasmo aspro, sono aspetti che riguardano gli autori in programma, come istanza anti-retorica e di rigetto del romanticismo. Si tratta di puntare a un segno preciso, netto, a visioni acute, non attutite da alcun sogno, e per questo il gioco, l’atletismo intellettuale e l’ironia sono tratti utili, necessari, ricercati. Il concerto è preceduto, alle ore 19.00 da una conferenza, tenuta da Valentina Massetti, sui temi dei rapporti tra musica e arti figurative, con una particolare attenzione a espressioni del Novecento di autori italiani. In anteprima a questi eventi, a partire dalle ore 18.00, una visita guidata al Castello, alle opere d’arte e affreschi (alla Loggia del Romanino) incentrati sul tema della musica e degli strumenti musicali, con aperitivo in caffetteria.

Il successivo concerto, sempre al Castello del Buonconsiglio, Sala Grande, reca per titolo “L’arco del soffio” e sta a indicare tutte le suggestioni sonore che si creano nell’azione dei due strumenti coinvolti, la fisarmonica e il violoncello, di cui sono rispettivamente interpreti Margherita Berlanda e Nicolò Nigrelli. Il concerto si tiene alle ore 20.00, mercoledì 13 maggio.

Il sabato successivo, 16 maggio, alle ore 18.00, si torna alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in via Calepina, per un concerto dal titolo “Nouvelle adventures”, con Riccardo Terrin (tromba), Marco Longo (pianoforte), Raul Masu (live electronics). Sono in programma musiche di Colazzo, Massetti, Essl, Viel, Harvey, Di Furia. Il concerto vuole dare evidenza a una pluralità di avventure sonore, estese anche verso territori poco esplorati, anche nel rapporto, che sa essere moltiplicatore di possibilità, di strumenti acustici ed elettronica dal vivo.

L’esplorazione di possibilità, per combinazioni sonore poco frequentate, si ritrova anche nel successivo concerto, alla Sala della Fondazione Caritro, venerdì 22 maggio, alle ore 20.00, con l’arpista Patrizia Boniolo e con, alle percussioni, Guido Facchin. Da una parte l’arpa, con una specifica sostanza sonora, spesso effusiva, e dall’altra il mondo articolato, molteplice, in molti casi esuberante, delle percussioni. Il concerto è preceduto, alle 18.30, da un incontro dedicato alla presentazione da una nuova recente pubblicazione di Guido Facchin, dedicata alle percussioni, data alle stampe per Zecchini editore, in due poderosi volumi. Tra conferenza e concerto un intermezzo eno-gastronomico.

A partire da quest’edizione del festival Contrasti, viene dato spazio un ensemble ospite, che apre al confronto con l’esperienza del Motocontrario ensemble, proponendo uno scambio proficuo delle tendenze praticate. L’ensemble prescelto, per l’incontro e il concerto di quest’anno, è l’ensemble “L’arsenale”, un gruppo di prestigio ormai internazionale, che ha sviluppato uno specifico interesse per le esperienze di ricerca sonora strumentale, anche in connessione con l’elettronica. Una serie di eventi, di cui sarà protagonista l’ensemble ospite, è in programma il giorno venerdì 5 giugno, presso la Sala della Fondazione Caritro. L’ensemble “L’arsenale” terrà un incontro, in forma laboratoriale, per musicisti e interessati alle ore 18.30, e, dopo un intermezzo eno-gastronomico, alle ore 20.00, il suo concerto.

“International Call Motocontrario Ensemble” è il titolo di quanto è in programma per il giorno dopo, sabato 6 giugno, sempre alla Sala della Fondazione Caritro. L’Associazione Motocontrario ha bandito una Call internazionale, proponendo la possibilità ai compositori di inviare loro opere, in funzione del festival Contrasti. Sono pervenute oltre 450 opere, da autori provenienti da oltre 40 paesi, praticamente da tutto il mondo. Sono state oggetto di approfondita valutazione, mirata alla selezione di opere da includere nel Festival Contrasti, edizione 2015, in uno dei concerti in programma. Gli eventi in programma per il 6 giugno sono l’esito di presentazione pubblica di questo progetto. Alle ore 16.00 è in programma una tavola rotonda, che coinvolgerà vari compositori, sul tema della ricerca musicale e della sperimentazione compositiva attuale, dei contesti di produzione musicale, in ambiti internazionali, per la creatività contemporanea. Di seguito un intermezzo eno-gastronomico. Dopo si terrà il concerto, alle ore 18.30,  interprete il MotoContrario Ensemble, che presenterà le opere selezionate e premiate, dei compositori Escalona-Mijares, Khubeev, Llompart, Movio, Troiani.

Il festival si chiude sabato 13 giugno, con un concerto, alla Sala della Fondazione Caritro, alle ore 18.00, protagonisti Emanuele Dalmaso ai sassofoni e Federico Agnello alle percussioni. Esuberanza e ricerche sonore estroverse sono caratteristiche salienti in questo concerto, che reca in programma musiche di Yuyama, Gabriele, Orlovich, Castérède, Kopetzki, Rogers, Masu.

Gli incroci creativi di suono e parola, musica e poesia, nel prossimo appuntamento del festival Contrasti. Con musiche nuove su testi anche inediti. Sabato 11 aprile, a partire dalle ore 16.00, alla Sala della Fondazione Caritro a Trento

11 Aprile 2015
16:00a20:00

Suono e parola, musica e poesia. Uno spazio ampio e storie millenarie. Eppure luogo inesausto di esercizio della creatività, di prove e sperimentazioni. Su questo, un progetto dell’Associazione Culturale MotoContrario di Trento, in collaborazione con la rivista di ricerca poetica Anterem, che ha sede a Verona. Che viene proposto all’interno del Festival Contrasti, sulle musiche del ‘900 e contemporanee, organizzato dall’Associazione MotoContrario. Il progetto assume ora la forma pubblica di una serie di eventi che si svolgerà nel pomeriggio di sabato 11 aprile alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, a Trento (v. Calepina 1). Alle ore 16.00 si svolgerà una tavola rotonda che prevede il dialogo tra i compositori del collettivo Motocontario Ensemble e alcuni poeti e ricercatori di poesia, in particolare Flavio Ermini, Mauro Caselli e Ranieri Teti, sul tema del comporre poetico e del comporre musicale, e delle specificità creative che si determinano nell’incrocio delle due dimensioni, come anche più in generale dell’apertura dei linguaggi artistici verso altre dimensioni dell’esperienza e del pensiero creativi. Dopo un intermezzo enogastronomico, alle ore 18 il concerto, con nuove opere dei compositori Marco Longo, Raul Masu, Valentina Massetti, Cosimo Colazzo e Andrea Mattevi, su testi poetici nuovi, in alcuni casi inediti, scelti dalla rivista Anterem.

Da una parte un’associazione culturale, dedita alla ricerca artistica e creativa sulle musiche del ‘900 e alla produzione musicale contemporanea, e dall’altra una rivista di ricerca poetica di prestigio e ormai con un retroterra lungo di attività, riconosciuta internazionalmente. Da una parte l’Associazione Culturale MotoContrario, cui fa capo il MotoContrario ensemble, con musicisti giovani ma di grande spessore artistico, che ha sede a Trento, operativa da circa un anno, ma già con rilevante attività: il festival “Contrasti” che organizza a Trento, la produzione di propri progetti sperimentali selezionati per festival, collaborazioni con altri soggetti culturali anche fuori dal territorio regionale, una Call internazionale emanata, che ha trovato risposta in compositori da 41 paesi diversi, per un complesso di 460 partiture, e che presto avrà esito in un concerto con le partiture selezionate e premiate. Dall’altra la rivista di ricerca poetica e letteraria Anterem, tra le più importanti riviste di poesia a livello internazionale, che ha sede a Verona, e a Verona organizza annualmente un festival di poesia e un importante Premio di poesia, dedicato a Lorenzo Montano, giunto alla ventisettesima edizione.

I due soggetti hanno collaborato a realizzare l’evento che si svolgerà a Trento sabato 11 aprile 2015 a partire dalle ore 16.00, presso la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto (V. Calepina 1) nell’ambito del festival Contrasti 2015, organizzato dall’Associazione culturale MotoContrario. Due gli eventi in programma nel pomeriggio di sabato prossimo. Alle ore 16.00 una tavola rotonda con i compositori del collettivo MotoContrario e un gruppo di poeti e ricercatori di letteratura, in particolare Flavio Ermini, Ranieri Teti e Mauro Caselli. Di seguito un intermezzo enogastronomico e quindi, alle ore 18.00, il concerto con musiche originali del collettivo di compositori e interpreti Motocontrario ensemble su testi poetici e filosofici selezionati dalla rivista “Anterem”.

L’importanza dell’evento è che sui testi poetici raccolti dalla rivista si è esercitata la creatività di un gruppo di compositori che ha scavato, dal suo punto di vista, soprattutto sonoro-musicale, il testo poetico, con intento sperimentale, il che significa la possibilità di destrutturarlo, ristrutturarlo, in un rapporto di forte co-implicazione di suono e parola.

Quindi, per come si proporrà con il concerto, la relazione si fa decisamente sperimentale e diventa spazio di confronto tra musica e poesia, tra musicisti e poeti. Ciò che nasce da questo confronto è qualcosa di altro e diverso rispetto ai singoli e separati messaggi. Gli intrecci determinano riconfigurazioni, altre enfasi, un senso diverso del tempo.

Il concerto propone composizioni di Marco Longo, Raul Masu, Valentina Massetti, Cosimo Colazzo, Andrea Mattevi, rispettivamente su testi di Viviana Scarinci,  Lou Reed, Massimo Donà, Luigi Reitani, Silvia Tripodi. Inoltre un’improvvisazione, di Massetti, Dalmaso, Masu su testo di Mauro Caselli.

Il Motocontrario ensemble interviene in una formazione ampia con Giovanni Todaro (baritono e voce recitante), Valentina Massetti (contrabbasso e voce recitante), Emanuele Dalmaso (sassofoni), Riccardo Terrin (tromba), Marco Longo e Mariarosa Corbolini (pianoforte), Andrea Mattevi (viola), Raul Masu (live electronics), mentre Cosimo Colazzo coordina e dirige l’ensemble.

Marco Longo (1979), nel suo Estensioni (2015) traduce il sentire poetico di una trasmutazione molto prossima di senso e silenzio, come anche delle singolarità e delle differenze, in una materia sonora che tende a sciogliere i limiti identitari di viola e sassofono in un continuo sperimentale del timbro.

Raul Masu (1992) in Storia di un omicidio (New York) (2014) cerca di esprimere da una prospettiva contemporanea il clima culturale di New York degli anni Sessanta. Ripensa Lou Reed (autore del testo messo in musica) che nel rapporto con John Cale, quindi indirettamente con La Monte Young e con l’esperienza del primo minimalismo in musica. Da qui l’adozione, nella composizione, di alcuni gesti musicali derivati dalla musica ripetitiva e minimale, che si coniugano alla voce sintetica di un computer, come è recuperabile dagli spazi più frequentati di internet, proponendo in questa veste sonora e timbrica un aggiornamento dell’oggetto quotidiano, per ricordare la dimensione estetica della Pop Art.

Valentina Massetti (1984), con Ridere l’impossible (2014), su un testo di Massimo Donà, propone un intersecarsi di parole e suoni, generato attraverso la sottrazione, la diminuzione delle articolazioni e delle dinamiche. Nel vuoto cercato, scavato si aprono spazi di un respiro diverso per le parole e per i suoni.

Cosimo Colazzo (1964) in Eresie fragili ponti (2014) tratta un testo, di Luigi Reitani, che parla della traduzione, di questo passaggio del senso che è sempre critico, problematico, che prevede un testo primo, ma anche richiede un allontanamento: la capacità di gettare ponti, ma come su un abisso, e quindi un rapporto “eretico” rispetto all’originale. Il testo è stato riformulato dal compositore in un’ideale polifonia testuale che ha generato ramificazioni, connessioni e associazioni altre, reso evidenti latenti richiami, o scosso l’originale, allentando le catene prime dei rapporti. Anche qui tradimenti, derive, allontanamenti, eresie. Nella musica galleggiano le derive, materiali che s’intersecano, materiali che prendono il largo, autonomi, E poi fragili ponti, suoni lunghi, incantati. Un’intera partitura, che dice la fragilità della relazione, la fragilità di una comunicazione interamente trasparente.

Forma doppia (2014) di Andrea Mattevi (1986) è una sorta di estensione ideale o approfondimento di un frammento di testo di Silvia Tripodi, inizialmente recitato, quindi inglobato gradualmente dalla musica, che ne genera riverberazioni e rifrazioni. La scrittura, estremamente accurata, vuole mimare un decorso quasi improvvisativo, Evidenzia il rientro di alcuni gesti, che determinano come un riavvolgersi periodico del tempo, che tuttavia viene a inscriversi, secondo un altro sguardo, in una forma doppia e binaria.

La improvvisazione in programma (di Massetti-Dalmaso-Masu su testo di Mauro Caselli) sperimenta una diversa formula della creatività, dove i percorsi si determinano non in virtù della capacità e volontà strutturante della scrittura, ma attraverso un’altra dimensione dell’immaginazione compositiva, maggiormente orale, più informale: nondimeno costruttiva, dove vale anche il rapporto di impulsi reciproci che attraversa il gruppo dei musicisti coinvolti.

Nuove composizioni del collettivo di musicisti “Motocontrario ensemble” a Bressanone, in una giornata di poesia e musica. Al Teatro Don Bosco, domenica 22 marzo, alle ore 17.00

22 Marzo 2015
17:00a19:00

E’ nel contesto di una manifestazione di poesia e musica, che si tiene a Bressanone domenica 22 marzo, al Teatro Don Bosco (in viale Mozart), alle ore 17.00, che si potranno ascoltare alcune nuove opere di compositori del collettivo “Motocontrario ensemble” di Trento. In prima assoluta, infatti, sono in programma opere di Federico Agnello, Cosimo Colazzo, Marco Longo, Valentina Massetti, Raul Masu, Andrea Mattevi. Insieme con queste, anche due opere di Dianna Dmitrijeva.

Il collettivo Motocontrario ensemble, che sarà protagonista del concerto, è sorto a Trento nel 2014, dedito alle musiche del ‘900 e contemporanee, e propone un transito di esperienze tra interpreti e compositori, così che la dimensione della scrittura e della creatività compositiva si intesse fittamente dell’esperienza dell’interpretazione e cioè della concreata realizzazione sonora. Forte è l’interesse per gli incroci pluridisciplinari, come anche per la esperienza anche sperimentale volta a provare nuovi contesti della produzione musicale: installazioni, improvvisazione, integrazione di elettronica e suoni acustici, ideazione di nuovi format per i concerti. Oltre i compositori sopra richiamati, sono parte del collettivo i musicisti Margherita Berlanda, Margherita Franceschini, Giovanni Todaro, Antonio Maria Fracchetti, Maria Rosa Corbolini, Riccardo Terrin, Emanuele Dalmaso.

Il concerto è organizzato dall’Associazione Pro-Cultura di Bressanone, prevede letture di poesie di Alessandra Castiglione, e richiama la memoria di Daniils Dmitrijevs, giovane musicista prematuramente scomparso, cui viene dedicata una sala del neoristrutturato Teatro-Oratorio, quella in cui si terrà l’evento. L’ingresso al concerto è libero.

Cinque nuove opere in prima assoluta, sul tema del “dono”, per l’anteprima, in marzo, del festival “Contrasti”. Al Castello del Buonconsiglio a Trento

14 Marzo 2015
19:00a21:00

Il festival “Contrasti” in un’anteprima con cinque prime assolute di nuove opere sul tema del “dono”, che è il tema della mostra che si tiene al Castello del Buonconsiglio in questo periodo. E’ quanto avverrà con due eventi al Buonconsiglio, sabato 14 marzo: alle ore 19 una conferenza, sulla tematica del dono (offerte musicali, celebrazioni), che nella storia si veicola anche in termini musicali, in ambito religioso e laico; e alle 20 il concerto con le nuove opere, dal titolo “Doni e ridonazioni”: a significare una donazione, un transito, scambi, riprese di materiali e citazioni, trasformazioni da cui si aprono nuove elaborazioni e ridonazioni in termini originali. Un’importante e significativa manifestazione musicale e culturale.

Il festival “Contrasti”, organizzato dall’Associazione “MotoContrario”, dal “Motocontrario Ensemble” e dal Castello del Buonconsiglio, avrà un’anteprima in questo mese, per poi svolgersi a cadenze ravvicinate, per i vari appuntamenti in cui consiste, nei mesi successivi, da aprile a giugno. Ed è un’anteprima significativa dal punto di vista culturale, densa di novità. Cinque prime assolute, di nuove opere musicali, sul tema del “dono”, che è quello della mostra in svolgimento al Castello del Buonconsiglio.

Tema rilevante dal punto di vista antropologico, con una storia lunga e significativa. Anche la musica ha a che fare con il dono, protagonista in offerte, celebrazioni, in ambito religioso come laico.

L’anteprima di cui abbiamo detto, per il festival “Contrasti”, si terrà sabato prossimo, 14 marzo, al Castello del Buonconsiglio, alla Sala delle Marangonerie, e si declinerà in due eventi: alle ore 19 una conferenza a due voci, relatori Paolo Delama e Cosimo Colazzo, sul tema del dono in musica. Delama ne traccerà un percorso storico, con una particolare messa a fuoco sui contesti sacri della musica; mentre Colazzo si concentrerà sul Novecento e sull’oggi, soffermandosi sulle questioni della donazione di materiali “altri” per la composizione: la vicenda di trascrizioni, citazioni, parodie, o semplici transiti e confronti, e oggi quella particolare del campionamento di materiali, della costruzione a partire da elementi già noti e usati (che è poi tratto della cultura postmoderna).

Alle ore 20 ci sarà invece il concerto, con opere nuove di Marco Longo, Cosimo Colazzo, Andrea Mattevi, Raul Masu, Valentina Massetti. Tutte le opere hanno voluto leggere il tema nel segno di una correlazione con un materiale ripreso, “donato”, che viene assunto e creativamente “ridonato”, in un’opera che lo rilegge, lo ricontestualizza, lo elabora, rendendolo in termini decisamente nuovi e originali.

Protagonista del concerto è il “MotoContrario Ensemble”, per il concerto nella formazione con Emanuele Dalmaso ai sassofoni, Riccardo Terrin alla tromba, Margherita Berlanda all’accordeon, Andrea Mattevi  alla viola, Margherita Franceschini al violoncello, Valentina Massetti al contrabbasso, e con la direzione di Cosimo Colazzo.

Cinque, abbiamo detto, le nuove opere, che saranno date in prima esecuzione assoluta.  Marco Longo si rifà significativamente a Bach e al “Ricercare a sei” dall’”Offerta musicale”, per una sua composizione – Ricercare a 6 dalla Musikalisches Opfer di J.S. Bach – che filtra Bach attraverso una timbrica aperta e rifratta in molte possibilità, per i continui scambi tra gli strumenti e le trasformazioni delle espressioni sonore, esaltati da una disposizione particolare dell’organico strumentale nello spazio.

Cosimo Colazzo, nella sua composizione Il dono, trova il primo nucleo di donazione in Schubert, in alcuni lieder, che vengono a loro volta fatti oggetto di innesto reciproco (e quindi sono già subito luogo di transiti e scambi, di rispecchiamenti reciproci). Questi materiali sono espressi in un rallentato estenuato mentre si muovono per percorsi di variato attraversamento timbrico. Sinché si dissolvono lasciando una scia di campi armonici, da cui parte il pezzo originale e nuovo, memore di quel primo innesco, che si configura quindi come nostalgico avvio, impronta di un domicilio che è stato, che continua a proiettare una luce sonora a lungo, ma in dimensioni sempre più velate e lontane, sinché si è altrove, in un mondo altro, dove la memoria galleggia labile, tra sorprese e riconoscimenti.

Andrea Mattevi, in Offertorium neomenia, pensa un offertorio alla nuova luna, con cinque brevi momenti musicali, che sono la condizione sensibile di un contatto con la vastità e l’intensità rarefatta di ciò che la luna sa evocare. Un libero omaggio alla luna nel momento della sua rinascita, della sua temporanea assenza, che riutilizza anche procedimenti compositivi antichi, per creare reti sulle quali aleggiano i nuovi oggetti sonori.

Satiri e baccanti di Raul Masu esplora, snaturandola, la danza Ballo di Satiri e Baccanti di Francesco Corteccia eseguita nel 1539 in occasione delle nozze tra Eleonora da Toledo e Cosimo de Medici. ll rapporto con la dimensione della danza avviene per contrapposizione: da uno spazio statico verso uno improvvisativo, per giungere a un movimento più deciso, vagamente meccanico, che ingabbia il tempo per poi diradarsi e terminare in un gioco di colore

Valentina Massetti conclude il concerto con il suo Lontano, che utilizza un tetracordo discendente, materiale caratteristico di un’aria monteverdiana de L’incoronazione di Poppea, che esalta l’amore tra i due novelli sposi, Nerone e Poppea: le note del tetracordo non sono più riconoscibili, vengono sovrapposte le une alle altre, attraverso schemi di ripetizione e sottili varianti, in un gioco di tessuti timbrici lievi e cangianti.

 

Info:

www.motocontrario.it

segreteria@motocontrario.it

https://www.facebook.com/motocontrarioensemble

 

Castello del Buonconsiglio – Sala delle Marangonerie

Sabato 14 marzo 2015

 

Incontro

ore 19:00

Conferenza a più voci.  Relatori: Paolo Delama, Cosimo Colazzo

Offerte, prestiti e donazioni musicali. In ambito laico e sacro.

 

Concerto

ore 20:00

motoContrario Ensemble

Doni e ridonazioni. Nuove opere dei compositori del collettivo in prima esecuzione assoluta

 

 In collegamento con la mostra sul tema del dono, che si svolge al Castello del Buonconsiglio, con opere e manufatti d’arte della collezione del Castello, un concerto, con nuove opere in prima assoluta, composte dai compositori del collettivo Motocontrario. Il tema del dono viene visitato musicalmente nell’idea di una relazione con un dato d’avvio, quale dono ricevuto, che viene rivisitato e trasformato, creativamente assunto, per una ridonazione in opera nuova e originale. Si potrà trattare di un materiale sonoro ripreso dalla realtà naturale o sociale, di una citazione da altre opere storiche, o di una formula, di un principio culturale: a partire da un oggetto ripreso o ricevuto come un dono, si propone l’elaborazione compositiva capace di una restituzione creativa nuova.

 

Marco Longo (1979)

Ricercare a 6 dalla Musikalisches Opfer di J.S. Bach (2015)

per sassofono contralto, tromba, accordeon, viola, violoncello, contrabbasso

prima esecuzione assoluta

 

Cosimo Colazzo (1964)

Il dono (2015)

per sassofono contralto, tromba, accordeon, viola, violoncello, contrabbasso

prima esecuzione assoluta

 

Andrea Mattevi (1986)

Offertorium neomenia (2015)

per sassofono contralto/soprano, tromba, accordeon, viola, violoncello

prima esecuzione assoluta

 

Raul Masu (1992)

Satiri e baccanti – corale e variazioni pensando Francesco Corteccia (2015)

per sassofono soprano, accordeon, viola, violoncello, contrabbasso

prima esecuzione assoluta

 

Valentina Massetti (1984)

Lontano (2015) per sassofono contralto, tromba, accordeon, viola, violoncello, contrabbasso

prima esecuzione assoluta

 

MotoContrario ensemble

Emanuele Dalmaso – sassofoni

Riccardo Terrin – tromba

Margherita Berlanda – accordeon

Andrea Mattevi  – viola

Margherita Franceschini – violoncello

Valentina Massetti – contrabbasso

Cosimo Colazzo – direttore

 

Motocontrario ensemble è un collettivo di compositori e interpreti che concentra il proprio interesse artistico e di ricerca sulla musica del ‘900 e sulle musiche contemporanee. Realizza concerti in cui solleva interesse per queste letterature, portando, sul ‘900, uno sguardo critico, problematizzando le prospettive canoniche e ufficiali. Tiene in forte relazione e costante confronto le dimensioni artistiche e della ricerca. Accanto ai concerti, mira a realizzare laboratori, seminari aperti su tematiche importanti e stringenti nell’odierna complessità culturale. È interessato alle prospettive che emergono nel rapporto tra musica, arte, scienza, tecnologia, società e politica. Attualmente sono partecipi del progetto, come musicisti, il compositore, pianista e direttore d’orchestra Cosimo Colazzo, la pianista Maria Rosa Corbolini, il compositore, violinista e violista Andrea Mattevi, la compositrice, contrabbassista e musicologa Valentina Massetti, il compositore e pianista Marco Longo, il compositore e interprete di musica elettronica Raul Masu, il sassofonista Emanuele Dalmaso, il trombettista Riccardo Terrin, il compositore e percussionista Federico Agnello, la fisarmonicista Marghrita Berlanda, la violoncellista Margherita Franceschini. È un ensemble a geometrie variabili e aperto a contributi plurali.

Motocontrario Ensemble cura e realizza artisticamente il festival “Contrasti”, che consiste di incontri culturali e di concerti, dedicati alle musiche nuove e del ‘900, e si svolge, per il 2015, nella cornice del Castello del Buonconsiglio a Trento e presso la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto a Trento

 

Info: CONTRASTI- Rassegna di musiche nuove e del ‘900

segreteria@motocontrario.it

press@buonconsiglio.it

 

 

“Lo spazio sonoro” di Cosimo Colazzo al Conservatorio di Vicenza

24 Febbraio 2015
18:00a19:00

Un duo inusuale, il mondo vasto e vario delle percussioni, e l’arpa con il suo universo di ricami, risonanze e liquidità. E’ il concerto che Guido Facchin alle percussioni e Patrizia Boniolo all’arpa tengono martedì 24 febbraio alle ore 18.00 al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza (Contra’ San Domenico 33), per la rassegna di concerti “I martedì del Conservatorio”, con musiche nuove, alcune in prima assoluta, di G. Taglietti, C. Colazzo, P. Samoggi, C. Ambrosini. Tra le opere in prima anche una composizione di Cosimo Colazzo, scritta per il duo, dal titolo “Lo spazio sonoro“. Con ciò a intendere una peculiarità degli strumenti in campo, di liberare una pluralità di possibilità sonore dentro lo spazio, come anche di gesti, che sono variati e mobili. Se nelle percussioni si dà la traccia di una temporalità mobile e poliedrica, l’arpa risponde a visioni ritmiche più temperate. Un viluppo che realizza nell’opera stati poliritmici, ma anche stupefatte soste silenti o fatte di risonanze che avvolgono. Materiale senso del suono che è ritmo e terra, tagli legnosi che incidono il tempo, ma anche la risonanza, che ha la natura dell’acqua.

Qui il programma generale del Festival: a) Programma – Fronte ; b) Programma – Retro

Conservatorio di musica A. Pedrollo di Vicenza, Sala Concerti “Marcella Pobbe” – Martedì 24 febbraio 2015, ore 18.00 – Patrizia Boniolo, arpa, Guido Facchin, percussioni – Musiche di G. Taglietti, C. Colazzo, P. Samoggia, C. Ambrosini

“Le isole”, recente composizione di Cosimo Colazzo per sassofono contralto e live electronics, in un concerto a Riva del Garda, interpreti Emanuele Dalmaso e Raul Masu

19 Dicembre 2014
19:00a21:00

All’Auditorium del Conservatorio a Riva del Garda, si tiene un interessante concerto, a lato di una riflessione sui temi di musica e architttura. Nell’ambito del concerto, gli interventi di due giovani interpreti impegnati in duo, che si sono riuniti in un progetto di interazione artistica e di ricerca, che si rivolge alle possibilità dell’interazione tra dimensione degli strumenti acustici e del live electronics. Il duo “B.E. 2 – to blow electricity” (che è geometria interna del Motocontrario ensemble) è composto da Emanuele Dalmaso ai sassofoni e Raul Masu al live electronics. Il concerto si tiene venerdì 19 dicembre, alle ore 19.00,

Tra le varie opere proposte anche una composizione di Cosimo Colazzo, dal titolo “Le isole”,  scritta appositamente per il duo. Il pezzo evidenzia una profilazione angolata e incisa delle strutture ritmiche, mentre apre spazi di molta evidenza anche al suono singolo, tenuto in senso estenuato.

Di seguito riportiamo le note di commento al pezzo scritte dal compositore.

“Il sassofono disegna i suoi profili secondo gli andamenti di una polifonia che dà profondità e prospettiva al proprio orizzonte di strumento solo. Gli orientamenti delle articolazioni seguono un progetto aperto, e quindi animano le successioni di relativa variabilità, dando senso al momento espressivo e all’evento. La ritmica è incisa, soprattutto quando si fa serrata, per cui dà enfasi agli accenti, con interne e dispari asimmetrie.

“Si disegnano, nel decorso del brano, territori sonori come isole di un arcipelago. Questi spazi sono legati tra loro da fasi, variabilmente estese, di suoni tenuti lunghi, che allontanano ciò che precede, avvicinano ciò che sopravviene. Queste fasi sono strette delle coste e del mare, anche luoghi di poesia, nel loro vuoto, nel loro lasciarsi solcare da un silenzio colorato, da un profondo galleggiare di trasparenze, dove vige il senso della presenza intravista.

“Qui emerge il live electronics, con i suoi interventi, che si realizzano attraverso i materiali acustici nelle versioni più trasformate; ma il live electronics interviene anche nelle altre parti del pezzo, ancorché in modi discreti. Trova le proprie scansioni in rapporto alla struttura fondamentale del brano, variando le tipologie di interventi in corrispondenza dei territori di consolidamento articolatorio del sassofono. E’ un campo sonoro selezionato e significativo, declinato in accordo, che viene a fasciare, nelle sue varie trasformazioni, la prima parte. E’ una frase del sax, in canone metamorfico, nella seconda parte. Quindi un semplice suono, trattato per graduali ma minime manipolazioni. E poi un dettaglio di articolazione ritmica su un suono, trasformato e progressivamente arrotondato e fatto rotolare. A concludere un tratto di deformazione degli eventi, che li trasfigura in una condizione nuova, tuttavia sempre nel profilo della semplicità, dell’evento che si illumina e si lascia osservare nei suoi respiri interni. Sassofono e live electronics si danno, così, nella forma di un rapporto cameristico, di un dialogo di comuni e vicine risorse”

Motocontrario Ensemble e un concerto con musiche nuove in prima assoluta, di Longo, Masu, Massetti, Colazzo, Mattevi. In collaborazione con la rivista di ricerca letteraria Anterem. Alla Biblioteca Civica di Verona, domenica 16 novembre alle ore11.00

16 Novembre 2014
11:00a12:30

Suono e parola, musica e poesia. Uno spazio ampio e storie millenarie. Eppure luogo inesausto di esercizio della creatività, di prove e sperimentazioni. Su questo, un progetto comune della rivista di ricerca letteraria Anterem e di Motocontrario Ensemble. Da una parte una rivista prestigiosa e storica, che organizza un festival annuale di poesia e il Premio Lorenzo Montano, giunto alla XXVII edizione. Dall’altra un ensemble giovane, costituitosi di recente, ma già con molta attività (un proprio festival, partecipazione a programmi importanti e innovativi, rapporti internazionali con le dimensioni più aggiornate della creatività compositiva). Ne nasce un evento, che si svolgerà domenica 16 dicembre alle ore 11.00 presso la Biblioteca Civica di Verona, con numerose composizioni in prima assoluta, improvvisazioni musicali, il tutto su testi poetici premiati o individuati dalla rivista. Un gruppo di compositori (in particolare, Marco Longo, Raul Masu, Valentina Massetti, Cosimo Colazzo, Andrea Mattevi) ha scavato, dal suo punto di vista, soprattutto sonoro-musicale, il testo poetico, con intento sperimentale, il che significa la possibilità di destrutturarlo, ristrutturarlo, in un rapporto di forte co-implicazione di musica e poesia, di suono e parola.

Da una parte abbiamo una rivista di ricerca poetica di prestigio e ormai con un retroterra lungo di attività, riconosciuta internazionalmente, come è Anterem, che organizza un importante Premio di poesia dedicato a Lorenzo Montano. E quindi testi nuovi che vi pervengono e vengono selezionati, e, a seconda, segnalati o premiati. Dall’altra un collettivo in gran parte giovane, di compositori e interpreti, il Motocontrario Ensemble, sorto da poco a Trento, ma già con una rilevante attività: dall’organizzazione di un proprio festival a Trento (“Contrasti”, che si è svolto al Castello del Buonconsiglio nella primavera 2014) sulle musiche del ‘900 e contemporanee, alla produzione di propri progetti sperimentali selezionati per festival, alle collaborazioni con altri soggetti, allo studio selettivo delle creatività contemporanee aggiornatissime, (anche tramite una propria Call  che ha trovato risposta in compositori da 41 paesi diversi, per un complesso di 460 partiture).

I due soggetti hanno collaborato a realizzare l’evento che si svolgerà a Verona domenica 16 novembre prossimo, alle ore 11, alla Biblioteca civica (in via  Cappello) nell’ambito di Forum Anterem 2014, con musiche originali del collettivo di compositori e interpreti Motocontrario ensemble su testi poetici e filosofici della rivista “Anterem” e dei vincitori del Premio Lorenzo Montano – XXVIII edizione.

L’importanza dell’evento è che sui testi poetici raccolti dalla rivista si è esercitata la creatività di un gruppo di compositori che ha scavato, dal suo punto di vista, soprattutto sonoro-musicale, il testo poetico, con intento sperimentale, il che significa la possibilità di destrutturarlo, ristrutturarlo, in un rapporto di forte co-implicazione di suono e parola.

Quindi, per come si proporrà con il concerto, la relazione si fa decisamente sperimentale e diventa spazio di confronto tra musica e poesia, tra musicisti e poeti. Ciò che nasce da questo confronto è qualcosa di altro e diverso rispetto ai singoli e separati messaggi. Gli intrecci determinano riconfigurazioni, altre enfasi, un senso diverso del tempo.

Il concerto propone alcune composizioni, in prima assoluta, di Marco Longo, Raul Masu, Valentina Massetti, Cosimo Colazzo, Andrea Mattevi, rispettivamente su testi di Madison Morrison,  Lou Reed, Massimo Donà, Luigi Reitani, Silvia Tripodi. Inoltre due improvvisazioni: di Massetti, Dalmaso, Masu su testo di Mauro Caselli; di Todaro, Mattevi e Longo su testo di Viviana Scarinci.

Il Motocontrario ensemble interviene in una formazione ampia con Giovanni Todaro (baritono e voce recitante), Valentina Massetti (contrabbasso e voce recitante), Emanuele Dalmaso (sassofoni), Riccardo Terrin (tromba), Federico Agnello (percussioni), Marco Longo e Antonio Fracchetti (pianoforte), Andrea Mattevi (viola), Raul Masu (live electronics), mentre Cosimo Colazzo coordina e dirige l’ensemble.

Marco Longo (1979), nel suo Matérialisme dialectique…? (2014) lavora sull’estratto di un testo di Madison Morrison, Existentialisme et matérialisme dialectique, che si propone come fortemente duale e contrastato nei registri espressivi, da quello cronachistico a quello della riflessione filosofica. Da qui l’adozione di una forma che può mettere a fuoco direzionalità precise oppure rendersi frastagliata e aperta, secondo coaguli mobili. Sino a un finale dove viene assunto più decisamente il senso della frattura, della discontinuità, del frammento.

Raul Masu (1992) in Storia di un omicidio (New York) (2014) cerca di esprimere da una prospettiva contemporanea il clima culturale di New York degli anni Sessanta. Ripensa Lou Reed (autore del testo messo in musica) che nel rapporto con John Cale, quindi indirettamente con La Monte Young e con l’esperienza del primo minimalismo in musica. Da qui l’adozione, nella composizione, di alcuni gesti musicali derivati dalla musica ripetitiva e minimale, che si coniugano alla voce sintetica di un computer, come è recuperabile dagli spazi più frequentati di internet, proponendo in questa veste sonora e timbrica un aggiornamento dell’oggetto quotidiano, per ricordare la dimensione estetica della Pop Art.

Valentina Massetti (1984), con Ridere l’impossible (2014), su un testo di Massimo Donà, propone un intersecarsi di parole e suoni, generato attraverso la sottrazione, la diminuzione delle articolazioni e delle dinamiche. Nel vuoto cercato, scavato si aprono spazi di un respiro diverso per le parole e per i suoni.

Cosimo Colazzo (1964) in Eresie fragili ponti (2014) tratta un testo, di Luigi Reitani, che parla della traduzione, di questo passaggio del senso che è sempre critico, problematico, che prevede un testo primo, ma anche richiede un allontanamento: la capacità di gettare ponti, ma come su un abisso, e quindi un rapporto “eretico” rispetto all’originale. Il testo è stato riformulato dal compositore in un’ideale polifonia testuale che ha generato ramificazioni, connessioni e associazioni altre, reso evidenti latenti richiami, o scosso l’originale, allentando le catene prime dei rapporti. Anche qui tradimenti, derive, allontanamenti, eresie. Nella musica galleggiano le derive, materiali che s’intersecano, materiali che prendono il largo, autonomi, E poi fragili ponti, suoni lunghi, incantati. Un’intera partitura, che dice la fragilità della relazione, la fragilità di una comunicazione interamente trasparente.

Forma doppia (2014) di Andrea Mattevi (1986) è una sorta di estensione ideale o approfondimento di un frammento di testo di Silvia Tripodi, inizialmente recitato, quindi inglobato gradualmente dalla musica, che ne genera riverberazioni e rifrazioni. La scrittura, estremamente accurata, vuole mimare un decorso quasi improvvisativo, Evidenzia il rientro di alcuni gesti, che determinano come un riavvolgersi periodico del tempo, che tuttavia viene a inscriversi, secondo un altro sguardo, in una forma doppia e binaria.

Le due improvvisazioni in programma (di Massetti-Dalmaso-Masu su testo di Mauro Caselli; di Todaro-Mattevi-Longo su testo di Viviana Scarinci) saranno occasione per una diversa formula della creatività, dove i percorsi si determinano non in virtù della capacità e volontà strutturante della scrittura, ma attraverso un’altra dimensione dell’immaginazione compositiva, maggiormente orale, più informale: nondimeno costruttiva, dove vale anche il rapporto di impulsi reciproci che attraversa il gruppo dei musicisti coinvolti.

QUI PER IL PROGRAMMA PDF DEL CONCERTO.

Per informazioni:

Motocontrario ensemble: www.motocontrario.it

Anterem: www.anteremedizioni.it

I nuovi formati del suono e della performance. Per Mondi Sonori Dalmaso, Terrin, Longo e Mattevi, con prime assolute e musiche nuovissime

29 Ottobre 2014
20:30a22:00

Le nuove dimensioni della sperimentazione compositiva hanno comportato nuove visioni delle identità strumentali, delle correlazioni degli strumenti, come anche degli spazi per la musica e del rapporto con il pubblico.

Un concerto, compreso nel festival Mondi Sonori (che si sta svolgendo a Trento, organizzato dal Conservatorio, dal 14 al 31 ottobre) indaga questi aspetti, con diverse opere in prima assoluta e comunque recentissime.

Il concerto si tiene mercoledì 29 ottobre alle ore 20.30 all’Auditorium  del Conservatorio di Trento. Ne sono interpreti Emanuele Dalmaso ai sassofoni, Riccardo Terrin alla tromba, Marco Longo al pianoforte, Andrea Mattevi alla viola.

Sono giovani musicisti, di solida formazione, proiettati nella dimensione professionale con un interesse peculiare per le musiche del ‘900 e contemporanee.

Interpreteranno un’opera di Cosimo Colazzo, I gesti silenzio (2005) per tromba e pianoforte, che promuove un’idea di suono mobile, flessibile, risonante, da cui emergono talora pronunce jazz. Inoltre, due opere per viola e pianoforte:  di Marco Longo Studio sul buio (2012) che proietta i due strumenti verso inusuali territori timbrici e tecnici, fortemente sovversivi; di Andrea Mattevi, Sessanta lune: i petali di un haiku,  dove si evidenzia, in quadri aforistici, la predilezioni dell’autore alla ricerca timbrica che trasfonde le identità strumentali l’una nell’altra, e apre a dimensione temporale estatica.  In Pensiero (2014) di Valentina Massetti , per tromba e viola si evidenzia la caratteristica della compositore ad aprire alla poesia del suono e del tempo attraverso processi di forte riduzione del materiale. Combustione Zen (2014), di Raul Masu, prospetta il fronte di interesse del compositore, per gli oggetti ritmici ritagliati, anche nella forma di ostinati, che si producono in complesse proposizioni poliritmiche. Inoltre, di Roger Zare Kugelblitz (2013) per viola e sassofono, un pezzo di gestualità strumenali virtuosistiche e tuttavia formalmente controllato. E di Baljinder Sekhon , Gradient (2008) per sassofono e pianoforte, caratterizzato da un costante tentativo di emulazione reciproca da parte dei due strumenti coinvolti.

Qui per il programma del concerto

Un brano di Cosimo Colazzo alla University of Wisconsin-Whitewater, nell’interpretazione del Khasma Duo.

3 Ottobre 2014
19:00a20:00

Il Khasma Piano Duo, formazione al femminile per il pianoforte a quattro mani, sta effettuando un giro di concerti attraverso varie università statunitensi. Prima al Knox College (27 settembre), ieri alla Northern Illinois University, oggi, 3 ottobre, è alla University of Wisconsin-Whitewater, dove tiene un concerto con un programma di autori contemporanei, tra cui anche un’opera di Cosimo Colazzo, “Stanze”, per pianoforte a quattro mani.

Il concerto si tiene alla Light Recital Hall, alle ore 7:30 locali del 3 ottobre (nella notte, quindi il 4 ottobre, alle 02:30 in Italia).

Khasma Duo è composto dalle pianiste statunitensi Ashlee Mack and Katherine Palumbo, con esperienze internazionali e accademiche di rilievo. Nel concerto alla University of Wisconsin-Whitewater presentano un programma contemporaneo con musiche di Michael Ippolito,  Marti Epstein, Symeon Waseen, Lavrence Moss, Cosimo Colazzo e Jean Ahn.

La composizione di Colazzo è basata su un unico campo di suoni, che l’avvolge completamente. La forma è scandita da una serie di stanze, che evolvono da stati meno densi, ma relativamente ricchi nelle articolazioni lineari, verso stati molto densi, che si concentrano in accordi. Le stanze sono attraversate da un unico lungo respiro, che è l’intero pezzo. Raggiunge un suo spazio di culmine quindi rientra, degradando, verso le zone espressive dell’intimo, del poco, del solo, sino a qualche nota risonante circondata dal silenzio.

Khasma Duo – October 3 — University of Wisconsin-Whitewater, Light Recital Hall, 7:30PM –  (2:30 della notte del giorno successivo in Italia) – The Sonict Ensemble New Music Series