26 Luglio 2014 | ||
20:00 | a | 21:00 |
A Mills College, in California, tra boschi di eucalipti e ulivi saraceni, un recital pianistico di Cosimo Colazzo, organizzato dalla Italian School del Middlebury College, con sue nuove composizioni, e opere di Rieti, Milhaud, Nin-Culmell. Un viaggio nel Mediterraneo culturale, vissuto e sognato dalla lontananza della diaspora europea, per guerre e persecuzioni, nel secolo scorso, verso gli Stati Uniti.
Un college immerso in boschi di eucalipti, e significative presenze di ulivi saraceni, dentro Oakland, la città antistante San Francisco, sulla stessa baia, nello stesso lato di Berkeley, poco distante. E’ Mills College, dove ha sede, da quest’anno, la Italian School del Middlebury College. E’ interessante rilevare che il Mills College presenta una lusinghiera storia, per la musica contemporane: ha ospitato, infatti, docenti, per la composizione, come Darius Milhaud, dagli anni dal 1940 al 1971, e, negli anni ‘60, Luciano Berio.
In un tale contesto, indubbiamente favorevole per la musica, tiene un concerto pianistico Cosimo Colazzo (che vive a Trento, dove, al Conservatorio di musica “Bonporti” insegna la composizione). Il concerto si tiene sabato 26 luglio, alle 20:00, ora della California, alla Concert Hall di Mills College, dedicato al tema del Mediterraneo, ma nello stesso tempo al tema della diaspora, che ha riguardato molti musicisti europei verso gli Stati Uniti, a causa di guerre e persecuzioni. Il concerto, che è organizzato dalla Italian School del Middlebury College a Mills College, dove Colazzo insegna (dal 2012, con corsi di storia della musica italiana), prevede anche due composizioni recenti, del 2014, di Cosimo Colazzo.
Nel concerto – dal titolo “Un mare di suoni e le diaspore” – vive il Mediterraneo, nelle espressioni di Colazzo, che ha le sue radici nel Salento lambito dal mare, e di autori provenienti da altre terre che su questo mare affacciano con radici e incroci comuni.
“Pochi segni e una luce che vive di sé, tutto sospeso, come in un’assenza di tempo”. Così sono letti da Colazzo i versi di Ernesto Livorni (poeta abruzzese negli Stati Uniti, docente alla University of Wisconsin-Madison). Sospeso nell’aria (2014), brano di Cosimo Colazzo per voce recitante e pianoforte, “apre – come commenta il compositore – il proprio solco a contenere alcuni luoghi-parola da versi del poeta, quasi isole rare, che si mescolano e ricombinano, liquidano i confini dati per nuove associazioni”. Il brano è dedicato ad Andrea Ciccarelli, studioso di letteratura della Indiana University. Interprete per la voce recitante sarà Isabella Carloni, nota autrice, regista, attrice italiana, marchigiana, docente, come Colazzo, alla Italian School del Middlebury College a Mills per quest’estate.
Nell’altra composizione di Colazzo in programma, Le terre rosse e il mare obliquo (2014) per pianoforte, dedicata a Antonio Nicaso (noto studioso della mafia e della ‘ndrangheta, autore, anche con Nicola Gratteri, di veri e propri bestseller sul tema), è, ancora nelle parole dell’autore, “il ritmo della terra rossa nel mattino, al Sud dei conflitti e dell’orizzonte obliquo del mare. Delle terre vuote e aspre che abbagliano. Ritmo duro e accenti, dilagare e sbavature nel grembo del suono. Una forma senza indulgenze o mediazioni: predilitti i contrasti e sentimenti netti.”
Ma nel concerto c’è anche un discorso della diaspora: dei molti musicisti europei che nel secolo scorso hanno lasciato l’Europa – dell’oscurantismo fascista, dei regimi e delle dittature, delle persecuzioni razziali – verso gli Stati Uniti. Un transito di sensibilità e culture e nuovi innesti. Così con Vittorio Rieti (1898-1994) – di cui Colazzo esegue Contrasts (1967) – italiano che si trasferì negli Stati Uniti in conseguenza delle leggi razziali contro gli ebrei, insegnando a Baltimora, Chicago e al Queens College di New York. E così con Darius Milhaud (1992-1974), analogamente diretto dalla Francia verso gli Stati Uniti, il quale fu docente proprio a Mills College, sede del concerto, per lunghi anni; di Milhaud, figura di grande prestigio, in continuo movimento tra Europa, Stati Uniti, America latina, Colazzo esegue le splendide, inventive musiche di Saudades do Brasil (1920). Ed è il caso di Joaquin Nin-Culmell (1908-2004), catalano per cultura, che in fuga dall’Europa con la madre e la sorella (la scrittrice Anaïs Nin), ebbe primo impiego al Middlebury College nel Vermont e poi in altre università, sino ad approdare a UC Berkeley, per cui venne a vivere stabilmente proprio a Oakland, la città del Mills College e del concerto. Che di Nin-Culmell propone le Tonadas, I volume, del 1957.
Diaspore e intrecci, numerosi, in questo concerto, insistite, sorprendenti coincidenze. Il flusso del mare, dei viaggi e degli incontri: mare accogliente, ospitale, e mare dell’”alto mare aperto”.
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Qui per il programma PDF del concerto.
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Cosimo Colazzo, nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary. Ha tenuto concerti in Italia e all’estero. È membro dell’équipe di ricerca del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona. Attualmente è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, in Italia. Dello stesso Conservatorio è stato direttore dal 2005 al 2011. Faculty Member e artist in residence, a partire dal 2012, presso la Italian School del Middlebury College, negli Stati Uniti.