Cosimo Colazzo ha scritto un graffiante corsivo, apparso sul Trentino del 17.09.2013. Sul tema dell’inquinamento acustico in via Verdi a Trento, dove ha sede, peraltro, la storica sala da concerti di Trento, la Sala Filarmonica. Il giorno successivo il Comune ha risposto sullo stesso giornale con il Servizio Pubbliche Relazioni, affermando che può solo applicare il Regolamento comunale ed è da sempre disposto a intervenire, per chiedere agli esercizi commerciali che affacciano su via Verdi, di ridurre un po’ il volume della musica diffusa, quando nella Sala si tenga un concerto. Cosimo Colazzo torna sull’argomento con questo nuovo articolo, apparso oggi, 19 settembre, sempre sul Trentino. Evidenzia gli effetti paradossali della situazione in atto, come degli argomenti adottati. E chiede al Comune e al Sindaco di rispondere alle domande importanti che sono state avanzate, intorno al modello che si intende perseguire, di sviluppo della città, di salvaguardia dell’ambiente, di definizione del paesaggio urbano, che è anche paesaggio sonoro. Leggi qui il PDF dell’intero articolo.
Archivio mensile:Settembre 2013
Un graffiante corsivo di Cosimo Colazzo, apparso sul Trentino di ieri, sul tema dell’inquinamento acustico, e della politica che, evidentemente, se ne compiace
Sul Trentino di ieri, 17 settembre, è apparso un editoriale di Cosimo Colazzo, dedicato al tema dell’inquinamento acustico che aggredisce una delle più belle vie di Trento, via Verdi, su cui affaccia, peraltro, la storica Sala Filarmonica, sede di costante attività concertistica. A partire da un concerto, reso inascoltabile dalla musica sparata al massimo dei decibel nella strada sottostante, una riflessione sul questo tema, e sul tema della politica, che si mostra inerte, incapace di una visione progettuale, organica e coerente. Qui per l’articolo, in formato PDF.
File audio del concerto pianistico di Cosimo Colazzo a MCA Concert Hall Middlebury College, con musiche di Casella, Colazzo, Mompou, Lopes-Graça, Nin-Culmell
E’ disponibile sul sito www.cosimocolazzo.it la serie di file audio relativa al concerto pianistico tenuto da Cosimo Colazzo alla MCA Concert Hall del Middlebury College, Vermont, Stati Uniti. Il programma del concerto ha compreso vari brani di Cosimo Colazzo (Voiles englouties par Ondine; Stanze; La piega il respiro), A notte alta di Alfredo Casella, Preludi di Federoco Mompou, Cinco Nocturnos di Fernando Lopes-Graça e Tonadas di Joaquin Nin-Culmell.
Di seguito i file per l’ascolto.
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Registrazione live Concerto Middlebury College – Italian School, MCA Concert Hall, Mercoledì 31 luglio 2013, ore 21.00. Mediterraneo notturno meridiano, Recital pianistico di Cosimo Colazzo. Musiche di Casella, Colazzo, Mompou, Lopes-Graça, Nin-Culmell
Alfredo Casella (1883-1947), A notte alta (1917) poema musicale per pianoforte op. 30 [File MP3] [23:39]
Cosimo Colazzo (1964), Voiles englouties par Ondine (1988) per pianoforte [File MP3] [05:24]
Federico Mompou (1893-1987), da Preludes (1928) pour piano (Dans le style romance – Energiquement – Lentement et très espressif – [4] – Moderato, pour la main gauche) [File MP3] [20:00]
Cosimo Colazzo (1964), Stanze (1997) per pianoforte [File MP3] [o9:00]
Fernando Lopes-Graça (1906-1994), Cinco nocturnos (1959) per pianoforte (Tranquilo – Misterioso – Lusingando – Sostenuto – Lamentoso) [File MP3] [14:34]
Cosimo Colazzo (1964), La piega il respiro (2013) per pianoforte (prima esecuzione assoluta) [File MP3] [12:36]
Joaquin Nin-Culmell (1908-2004), da Tonadas – Vol. I (1956) per pianoforte (Saratarra naizela – Jota castellana – Cancion de labrador – Arada de Salamanca – Diferencia sobre la arada de Salamanca – Charrada de Salamanca – Baile de Burgos) [File MP3] [09:39]
Alla seguente pagina è possibile ascoltare altre interpretazioni pianistiche di Cosimo Colazzo: http://www.cosimocolazzo.it/interprete/mp3-interprete
Per ascoltare le composizioni di Cosimo Colazzo, a questa pagina: http://www.cosimocolazzo.it/compositore/mp3
A questo link il programma di sala del Concerto alla MCA Concert Hall del Middlebury College, del 31 luglio 2013.
Qui di seguito un commento ai brani nel programma del Concerto.
Un viaggio attraverso un’idea particolare di Mediterraneo, visto nella chiave delle immagini della notte, o del sole meridiano.
Nella notte è l’idea della figura che si sfalda in risonanza, in un colore scuro che dilaga. E’ paesaggio silente, che si anima di suoni inediti, legandosi a una coscienza incerta, fluida, aperta al possibile. Così in Alfredo Casella (1883-1947), autore nel 1917 di un poema musicale per pianoforte, A notte alta, dove emerge il Casella che sperimenta una timbrica profetica, rivolta verso la dimensione della macchia sonora, del rumore, insieme con un’idea di forma e di temporalità, molto innovativa, dove vale il senso della risonanza.
Ed è l’idea della notte che emerge anche in un’opera del 1959 di Fernando Lopes-Graça (1906-1994). Si tratta degli splendidi Cinco Nocturnos, con il loro senso profondo dello scavo, dell’essenzialità figurale, insieme con certi scarti improvvisativi, che costituiscono come una piegatura della forma, dentro una dimensione di molta concentrazione e rigore.
Contemplazione, senso della risonanza, apertura dei materiali a un tempo che si allarga e li induce a respirare, senso della piega, della linea curva, si ritrovano nelle composizioni di Cosimo Colazzo: da Voiles englouties par Ondine (1988), con un gioco tecnico molto sottile su certi richiami a Debussy, a Stanze (1997), ripiegato su sonorità in ombra e anche densamente risonanti, al più recente La piega il respiro (2013) che viene presentato in prima esecuzione assoluta nel concerto.
C’è poi la luce mediterranea di Federico Mompou (1893-1987), anch’egli autore di una musica che è risonanza e piegatura del tempo, apertura al notturno, ma anche a una luce meridiana, stupefatta e fissa, nella sua esposizione pura dell’angolo retto. Così nel ciclo dei Preludes (1928).
E poi l’Iberia sognata di Joaquín Nin-Culmell (1908-2004), che dalla Spagna si trasferì negli Stati Uniti, nel 1939, con la madre e la sorella scrittrice Anaïs Nin (per i cui celebri Diari ha scritto le prefazioni) -, insegnando dapprima proprio al Middlebury College, dove Colazzo tiene il concerto. Un omaggio particolare, quindi, anche per questo motivo, a quest’autore, con il concerto. Successivamente Nin-Culmell avrebbe insegnato la Composizione alla University of California di Berkeley. Nelle Tonadas (1956), troviamo una Spagna sognata nel ricordo di una bellezza che è fatta di pochi gesti, di sottili disegni che emergono dentro lo sfumato della memoria.