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Colazzo interviene in un convegno dedicato al tema della “otredad” in Spagna

24 Gennaio 2013a26 Gennaio 2013

Cosimo Colazzo interviene in un Convegno dedicato al tema dell’alterità, della “otredad” in Spagna. Il Convegno, “Third International Symposium on ideology, politics and demands in Spanish language, literatur and film. ‘Otherness in hispanic culture'”,  è organizzato con la collaborazione della California State University Bakersfield, il patrocinio di Universidad de Cantabria di Santander e Universidad del País Vasco. Il Congresso assume la formula innovativa del Convegno che si svolge integralmente sulla rete, attraverso contributi degli studiosi invitati, che si danno nella forma di documenti pubblicati nello spazio del Convegno, in genere a carattere multimediale.

Rispetto ai documenti pubblicati, sarà possibile attivare una discussione e un dibattito attraverso chat, che sarà attiva nei giorni di svolgimento del Convegno, fissati dal 24 al 26 gennaio. Nella settimana antecedente e in quella seguente resterà attivo uno spazio di forum di discussione, sempre intorno alle tematiche di rilievo che riguardano il Simposio.

Gli atti del Convegno saranno infine pubblicati in un volume edito da Cambridge Scholars Publishing.

Quello della “otredad” è un tema con risvolti d’attualità, nella condizione odierna dove sono rilevanti i tratti della multiculturalità, con poderosi flussi migratori, e diventa importante trattare i temi del pluralismo e del riconoscimento delle diversità religiose e di genere. La Spagna ha operato nella direzione di una società che ha voluto rendersi aperta e vivere integralmente il senso della democrazia, dopo i lunghi anni opachi del franchismo. Ma il tema attraversa anche storicamente la cultura spagnola. La poesia, la filosofia spagnola la letteratura, hanno riflettuto notevolmente sul tema della “otredad”.

Anche la musica. Lo troviamo in una figura originale, come quella di Federico Mompou, che consuona, in questo senso, con altre voci importanti della cultura spagnola del XX secolo. In epoca franchista molti intellettuali sono stati costretti all’esilio. E alcuni sono rimasti. Mompou è rimasto, ma si è calato come in una dimensione di esilio interiore, di allontanamento dai canoni rigidi dell’ufficialità. Il suo ideale è quello dell’attesa e del silenzio, della solitudine, del margine. Bisogna che l’io riduca il suo spessore, si faccia trasparente, verso l’alterità, verso l’oltre del suono-nota, verso la risonanza che galleggia nel silenzio. Il suono non è funzione, è esperienza. Qualcosa che vive in se stesso il senso di un universo mobile e in trasformazione. Il suono di Mompou è così affinato, così ricercato, che si è reso trasparente al silenzio. La sua forma non ha nulla degli archi narrativi ampi e dialettici. E’ fatta dei confini del dilagare di un suono e di una risonanza. Si svolge lenta perché ha bisogno che il suono riveli tutta la sua dimensione intorno, le sue prospettive di fughe e lontananza. Anche le dinamiche si rivolgono al nulla, al quasi-niente. La soglia di suono e silenzio, di io e alterità,  intende farsi incerta, confondersi, in una liquidità desiderante.

Cosimo Colazzo indaga questi temi, nel suo testo, che viene ospitato nel Convegno, dal titolo “La otredad esperada. Reducción del sujeto y del acto compositivo, abertura al silencio y a la resonancia, en la musica de Federico Mompou”. Nel suo intervento Colazzo indaga analiticamente il testo di “Musica callada”  (opera in quattro quaderni, scritta nell’arco di circa un decennio, a partire dal 1959), per individuare il senso dell’esperienza di Mompou, come si rivela nelle scelte compositive effettuate, che sono sempre nell’ordine della sottrazione, della riduzione, dello svuotamento, dell’apertura di spazio al silenzio e alla risonanza.

Di seguito diamo l’abstract che riguarda l’intervento di Colazzo al Convegno.

ABSTRACT

COSIMO COLAZZO – La otredad esperada. Reducción del sujeto y del acto compositivo, abertura al silencio y a la resonancia, en la musica de Federico Mompou.

Federico Mompou (1893-1987), compositor catalán, autor de un catálogo muy concentrado y reducido, que se refiere sobre todo a obras para piano, pone en crisis, con su musica, la lógica de la argumentación y de las conexiones, de las grandes narraciones, de la gran forma, para llegar a una visión diferente del sujeto, que no tiene lugar, que está en un limen, en un umbral, en una espera. Mompou investiga los pliegues de la realidad del sonido y de la resonancia, investiga el silencio.

Su música está  intencionadamente en un umbral, casi no tiene acceso a la dimensión compositiva: hecha de pocos elementos mínimos, que el compositor organiza con una mano sensible, no imperativa. Así debe tomar la existencia en su condición de temporalidad. Estamos hechos de tiempo, tocados, atravesados por el tiempo, por lo cual cambiantes: no realidad dura, sino resonancia.

Las configuraciones armónicas, más que expresadas en objetos específicos, se determinan como resonancias, están en situaciones como sin fronteras, dentro de campos de probabilidad. Las sonoridades y el tiempo se alargan, se relajan. Estamos dentro de una música del silencio, que requiere una escucha diferente. Es una música en la que el sujeto tiende a no estar presente, a no dirigir el resultado. En este sentido, pide una razón que pueda darse en la dimensión de la resonancia, del silencio, de la escucha, de la espera. De pasividad y divergencia. De la otredad.

Palabras Clave: Mompou – Otredad – Resonancia – Silencio – Sustracción del sujeto

Una conferenza, di Cosimo Colazzo, sulla musica di Galina Ustvolskaya

14 Dicembre 2012

Cosimo Colazzo, nell’ambito del ciclo “Incontri di analisi e composizione”, organizzati dal Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento, tiene una conferenza, alla sede di Riva del Garda del Conservatorio (Largo Marconi 5), venerdì 14 dicembre alle ore 16.00, dedicata all’opera di Galina Ustvolskaya, compositrice russa del ‘900, che è stata allieva di Dmitrij Šostakovič, e che, con un catalogo non ampio, realizza un percorso compositivo personalissimo.

Così Colazzo offre un quadro e un profilo, in sentesi, dell’esperienza artistico-creativa della Ustvolskaya.

“In Galina Ustvolskaya (1919-2006) si riscontra una ricerca compositiva molto originale che tende a una forte riduzione del materiale verso un ideale di drastica essenzialità. Gli scorrimenti di questo materiale si fanno in un campo aperto ma non in una dimensione di libera florescenza, di esuberanza generativa, bensì in disposizioni sorvegliate e marcatamente ripetitive.

Il discorso musicale non si organizza in ordini propositivi. C’è un ordinamento, ma è sempre precario, soggetto anche a intrusioni violente. E’ il senso stesso della composizione che viene in dubbio.

Le dinamiche sono dolci, sfiorate, in pianissimo, o molto spesso martellanti, in una dimensione interrogativa urlante, lancinante. Così anche l’uso di certe formule ricorrenti, i cluster sonori, durissime e violente macchie appese a profili.

La composizione timbrica si propone fuori da ogni ordine conosciuto e mette insieme strumenti lontani, nella loro nuda presenza non mediata.

Ciò che viene rifuggito è proprio il senso della mediazione. C’è bisogno di spogliare il linguaggio del suo carico storico ordinante e progettuale, per poter pervenire a una dimensione originaria, che è una dimensione spoglia, come delle prime prove, dei primi giorni. C’è la volontà di cantare la parte ignota o dimentica del linguaggio, quella che noi sentiamo ormai come altro da noi, un’alterità assoluta.

Qui c’è l’ansia spirituale del linguaggio della Ustvolskaya, la volontà, la necessità di incontrare  l’Altro assoluto, e il senso del silenzio, anche dell’impossibilità di un tale incontro.

Fare silenzio rispetto alla voce ordinaria è necessario. La sua musica attende a un ideale di assoluto pauperismo, di riduzione della figura, di riduzione assoluta e radicale del discorso. Ma rendersi vuoti sin quasi all’afasia, ridurre il senso della bellezza, stendere il senso di una materia grezza, di un’intelaiatura temporale che è precaria, fuori da qualsiasi prospettiva riconoscibile in cui l’ascolto possa disporsi con un’intenzione conciliata, non garantisce di addivenire al senso ultimo delle cose.

E’ un’ansia ascetica che si consuma come avendo smarrito il senso del percorso e del risultato. Un’ansia che si vive anche come angoscia e afasia.  Il centro che si vorrebbe raggiungere, revocando il linguaggio ordinante e la storia, a volte rimane esso stesso senza voce: un’ombra scura, una macchia irrelata, un vuoto.

Da qui la musica della Ustvolskaya, che è un’interrogazione assoluta, una martellante e petrosa interrogazione, il silenzio petroso, non risonante, non conciliante, non cullante della sua musica”.

Cosimo Colazzo

Qui la locandina relativa alla conferenza.

 

Pubblicati sul sito file di ascolto MP3 di composizioni di Cosimo Colazzo

Sono pubblicati sul sito www.cosimocolazzo.it, alla pagina dedicata “MP3 Composizioni” (http://www.cosimocolazzo.it/mp3), file scaricabili, in formato MP3, di composizioni di Cosimo Colazzo

Pubblicati sul sito file di ascolto MP3 di interpretazioni di Cosimo Colazzo

Sono pubblicati sul sito www.cosimocolazzo.it, alla pagina dedicata “MP3 interprete” (http://www.cosimocolazzo.it/mp3-interprete), file scaricabili, in formato MP3, delle interpretazioni di Cosimo Colazzo

Aggiornata la pagina su “Libri e saggi”, nel sito

E’ aggiornata la pagina dedicata alle pubblicazioni di Cosimo Colazzo, nella forma di libri, saggi in volumi collettanei, saggi in riviste, raggiungibile dal menù a sinistra del sito, sotto la voce “Libri e saggi”, nel sito www.cosimocolazzo.it, in particolare all’indirizzo http://www.cosimocolazzo.it/ricerca/libri. In molti casi è possibile scaricare le pubblicazioni, in formato PDF.

I corsi impartiti al Conservatorio di musica di Trento nell’a.a. 2012-13

Cosimo Colazzo è professore di ruolo nel settore artistico-disciplinare CODC/01 COMPOSIZIONE, al Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento.

Per l’a.a. 2012-13, presso il Conservatorio di musica di Trento,  impartisce vari insegnamenti, nel contesto dei corsi dell’ordinamento pre-vigente in Composizione, dei corsi di fascia pre-accademica in Composizione, del corso di diploma accademico di primo livello in Composizione, del corso di diploma accademico di secondo livello in Composizione, del corso di diploma accademico di secondo livello in Composizione – percorso Composizione Liturgica, del corso di diploma accademico di secondo livello in Direzione di coro, del corso di diploma accademico di secondo livello in Jazz, di altri corsi di diploma accademico di secondo livello.

In particolare tiene i seguenti insegnamenti, di cui si dà, nella maggior parte dei casi, il Syllabus.

Corso di fascia pre-accademica in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE – Periodo Primo, Periodo Secondo

Corso di diploma ordinamento previgente in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE – Periodo Medio, Periodo Superiore

Corso di diploma accademico di primo livello in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE III – 30 ore, 15 crediti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corso di diploma accademico di secondo livello in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE II

Insegnamento TECNICHE DI STRUMENTAZIONE E ORCHESTRAZIONE II – 30 ore, 6 crediti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Insegnamento Analisi delle forme Compositive: TECNICHE E PRASSI DEI LINGUAGGI MUSICALI DEL ‘900 II – 15 ore, 3 crediti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corso di diploma accademico di secondo livello in COMPOSIZIONE – percorso COMPOSIZIONE LITURGICA

Insegnamento TECNICHE DI STRUMENTAZIONE E ORCHESTRAZIONE I – 30 ore, 6 crediti . Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corso di diploma accademico di secondo livello in DIREZIONE DI CORO

Insegnamento ORCHESTRAZIONE E ARRANGIAMENTO – 15 ore, 3 crediti . Di seguito il Syllabus in formato PDF.

 Corso di diploma accademico di secondo livello in JAZZ

Insegnamento STRUTTURE PREVALENTI NELLA MUSICA EUROPEA DEL NOVECENTO – 20 ore, 4 crediiti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corsi vari di diploma accademico di secondo livello

Insegnamento STORIA E ANALISI DEL REPERTORIO: NOVECENTO – 15 ore, 3 crediti . Di seguito il Syllabus in formato PDF.

I corsi impartiti al Conservatorio di musica di Trento nell’a.a. 2011-12

Cosimo Colazzo è professore di ruolo nel settore artistico-disciplinare CODC/01 COMPOSIZIONE, al Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento.

Nell’a.a. 2011-12 ha impartito, presso il Conservatorio di musica di Trento,  vari insegnamenti, nel contesto dei corsi dell’ordinamento pre-vigente in Composizione, dei corsi di fascia pre-accademica in Composizione, del corso di diploma accademico di primo livello in Composizione, del corso di diploma accademico di secondo livello in Composizione, del corso di diploma accademico di secondo livello in Strumentazione e direzione di banda, di altri corsi di diploma accademico di secondo livello.

In particolare ha tenuto i seguenti insegnamenti, di cui si dà, nella maggior parte dei casi, il Syllabus.

Corso di fascia pre-accademica in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE – Periodo Primo, Periodo Secondo

Corso di diploma ordinamento previgente in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE – Periodo Inferiore, Periodo Medio, Periodo Superiore

Corso di diploma accademico di primo livello in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE II – 30 ore, 15 crediti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Insegnamento Tecniche Compositive: TECNICHE CONTRAPPUNTISTICHE I – 18 ore, 3 crediti.  Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Insegnamento Tecniche Compositive: TECNICHE CONTRAPPUNTISTICHE II – 18 ore, 3 crediti.  Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corso di diploma accademico di secondo livello in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE I – 45 ore, 16 crediti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Insegnamento Analisi delle forme Compositive: TECNICHE E PRASSI DEI LINGUAGGI MUSICALI DEL ‘900 I– 15 ore, 3 crediti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corso di diploma accademico di secondo livello in STRUMENTAZIONE E DIREZIONE DI BANDA

Insegnamento LABORATORIO DI COMPOSIZIONE – 20 ore, 3 crediti . Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corsi vari di diploma accademico di secondo livello

Insegnamento STORIA E ANALISI DEL REPERTORIO: NOVECENTO – 15 ore, 3 crediti . Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Una relazione di studio, di Cosimo Colazzo, sul tema della ricerca artistica e della costituzione dei corsi di formazione alla ricerca presso i Conservatori.

Il “Servizio Università e  Ricerca Scientifica” della Provincia autonoma di Trento ha pubblicato una relazione di studio di Cosimo Colazzo, dedicata ai temi della ricerca artistica e della costruzione dei corsi di formazione alla ricerca presso i Conservatori. Dall’osservazione di quanto si va costituendo in Europa, vengono in evidenza alcune linee-guida, che vanno esperite nella prospettiva di un lavoro, che conduca all’istituzione del terzo livello della formazione accademica, quello appunto della formazione alla ricerca, presso i Conservatori.

La relazione di Cosimo Colazzo, dal titolo Verso la costruzione dei corsi di formazione alla ricerca, terzo livello dell’alta formazione musicale. Strategie, pratiche e percorsi di costituzione e organizzazione per il Conservatorio di musica di Trento – Relazione di studio a.a. 2011-12,  è stata pubblicata sul sito del “Servizio Università e Ricerca Scientifica” della Provincia autonoma di Trento, nella sezione “Novità”, a questo link: http://www.uniricerca.provincia.tn.it/novita/

Si può ottenere il testo, in formato PDF, scaricabile dal sito del “Servizio Università e Ricerca Scientifica” della PAT, cliccando qui

Pubblicato saggio di Cosimo Colazzo sulla formazione di fascia pre-accademica in rapporto ai Conservatori di musica

Sono stati pubblicati gli atti di un Convegno organizzato a Trento nel 2011, dedicato ai temi della formazione musicale, in una visione organica di curricolo verticale per le discipline musicali. All’interno del volume un testo di Cosimo Colazzo, sulla formazione di fascia pre-accademica, per come si esprime a partire dalle istituzioni dell’alta formazione, nella prospettiva di un raccordo armonizzato rispetto agli studi accademici. Viene tracciata la situazione, in decisa evoluzione, in Italia, e offerta una mappa della condizione che riguarda alcuni importanti paesi europei. Mentre alcune considerazioni sono rivolte al contesto territoriale del Trentino, che presenta un’articolazione ricca e complessa per la formazione musicale, con diversi soggetti, che risultano attivi, nell’individuazione degli ambiti di intervento, degli obiettivi, dei modelli organizzativi e formativi.

Di seguito il dettaglio di informazione del testo, che può essere scaricato, in formato PDF.

Cosimo Colazzo, Formazione di fascia pre-accademica, in dimensione europea e nella situazione italiana. Ruolo del Conservatorio nel sistema musicale del Trentino, in Sonia Carli (cur.), Dalla scuola primaria agli studi accademici. Curricolo verticale delle Discipline Musicali. Modello organizzativo e attuativo a livello nazionale, Atti del Convegno, Trento, 25.11.2011,  pp. 83-92. Qui è possibile scaricare il saggio in formato PDF 

Cosimo Colazzo all’Universidade Nova de Lisboa. Per un convegno, con una relazione su Fernando Lopes-Graça, e, in parallelo, per un momento di concerto con i Cinco Nocturnos per pianoforte

19 Ottobre 2012a20 Ottobre 2012

All’Universidade Nova di Lisbona, Cosimo Colazzo presenta una relazione, sul linguaggio compositivo di Fernando Lopes-Graça, nell’ambito di un Convegno, che si svolge nei prossimi 19 e 20 ottobre. Accanto al Convegno, tiene, per l’Università, un concerto, con musiche di Lopes-Graça.

Cosimo Colazzo interviene, con una sua relazione, a un convegno organizzato dall’Unviersidade Nova di Lisbona, in particolare dalla Facoltà di Scienze Sociali e Umane, e dal CESEM, un centro studi, interno all’Università, che si occupa di sociologia ed estetica musicale. Il Convegno è dedicato a un’importante figura di intellettuale portoghese, che è stato molto attivo in campo culturale e musicale. Si tratta di João de Freitas Branco, musicologo e matematico, figlio, peraltro, del compositore Luís Freitas Branco, una figura storica, fondativa della nuova musica nel ‘900 in Portogallo.  João de Freitas Branco ha tenuto importanti, storiche trasmissioni radiofoniche (importante quella dal titolo ‘O gosto pela musica’, che si è sviluppata addirittura nell’arco di trent’anni, diventando un riferimento di apertura e dibattito culturale per il mondo musicale portoghese), ed è stato direttore artistico e sovrintendente dei più importanti teatri (come il Teatro Nacional de São Carlos a Lisbona).

Nel quadro degli approfondimenti che il Convegno porta sulla figura di João de Freitas Branco, si propone un intervento di Cosimo Colazzo sulla figura di Fernando Lopes-Graça, figura importante di musicista e compositore nel ‘900, probabilmente la figura di maggiore spessore nel secolo, autore di una vasta opera, dove l’innovazione si tiene unita a una sempre presente sensibilità musicale. Lopes-Graça ebbe rapporti con João de Freitas Branco, in quanto entrambi partecipavano di un comune sentire, che li portava a richiedere un movimento culturale di emancipazione dall’autarchia imposta, anche nello spazio delle politiche culturali, dal regime dell’Estado Novo.

Lopes-Graça, infatti, fu oppositore del regime fascista di Salazar. E’ stato per questo perseguitato dal regime, che gli ha impedito di ricoprire qualsiasi incarico pubblico e di insegnamento. Questo per svariati decenni. Lopes-Graça non si è mai piegato. Ha perseguito la sua dimensione artistica di compositore impegnato, che ha prodotto infine un catalogo molto vasto, reso pregnante da un’altissima qualità estetico-musicale, e poi da un percorso di massima coerenza nello sviluppo dei linguaggi.

Lopes-Graça è un compositore in linea con le ricerche più avanzate che nel ‘900 vanno formulandosi in Europa. Conosce approfonditamente l’opera dei compositori che vanno sperimentando e ricercando i nuovi linguaggi musicali: l’amatissimo Bartók, ma anche Hindemith, Stravinskij, i francesi, e così via.

Definisce un suo personale linguaggio, all’incrocio tra le ricerche etnomusicologiche che va conducendo sul canto popolare contadino portoghese, e gli sviluppi di una musica d’impronta fortemente post-tonale. Le risorse post-tonali convengono nella sua musica, adottate con un senso di massimo rigore, di predilezione per la struttura sorvegliata, essenziale. Diciamo della tonalità allargata e sospesa, dell’impiego che ritroviamo consistente, delle scale ottotoniche, della poliarmonia, della politonalità, della polimodalità. Sono possibilità che ritroviamo impiegate sempre con massimo senso del risultato, come delle coerenze interne delle strutture in campo. Anche laddove sistemi sonori diversi vengano a coesistere in uno stesso pezzo, c’è il senso del percorso di transito, passaggio e modulazione, dall’uno all’altro, da sorvegliare. E poi c’è il senso dell’esito sonoro di quanto la forma concorre a costruire. C’è una sensibilità vivissima per il risultato sonoro, che genera un’estrema duttilità musicale di quanto il compositore viene plasmando.

La relazione di Colazzo tratterà di questi aspetti. Di come viene a condursi l’innesto, nelle opere in cui ciò avvenga, di riprese da musiche popolari contadine, dentro contesti di ricerca post-tonale. Di come si realizzi un transito organico e un dialogo creativo tra i due mondi, con germinazioni e sviluppi. E’ anche in questo senso che una dimensione artistica ricca e organica, pienamente autonoma, dal punto di vista estetico, si veicola in messaggio politico: per la rivoluzione sociale e politica, che è aspirazione presente in Lopes-Graça.

Accanto al Convegno, Colazzo tiene un momento di concerto, per l’Universidade Nova di Lisbona (sabato 20 ottobre alle ore 18.30, all’Auditorium dell’Università), con l’esecuzione dei Cinco Nocturnos, un’opera profonda e visionaria di Lopes-Graça, dove il suono, anche fortemente dissonante, ma essenziale nelle sue strutture (che sono sempre sorvegliate, puntate verso il senso dello spoglio, della liberazione dalle ridondanze), si apre a dimensione timbrica, liberata, e con un alto senso poetico.

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Qui il manifesto del Convegno e il programma dettagliato.

Qui il comunicato stampa, sugli interventi di Colazzo.

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Info Evento:

Colóquio ‘O Gosto pela Música’, homenagem a João de Freitas Branco, no 90º aniversário do seu nascimento

Universidade Nova de Lisboa

19 -20 ottobre 2012

Organizzato da CESEM Centro de estudos de Sociologia e Estética Musical, Universidade Nova de Lisboa Faculdade de Ciências Sociais e humanas, FCT Fundação para a Ciência e la Tecnologia.

Relazione Cosimo Colazzo (20 ottobre 2012, ore 10.30) – La investigación creativa de Fernando Lopes-Graça. Investigaciones sonoras, lenguajes y técnicas compositivas. Una manera de pensar la relación, el sujeto, la transferencia cultural

Concerto, con Cinco Nocturnos per pianoforte di Fernando Lopes-Graça, sabato 20 ottobre 2012, ore 18.30, Auditorium Universidade Nova de Lisboa, pianista Cosimo Colazzo.